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Peter Neumair e Laura Perselli uccisi a Bolzano

“Non litigare con lui quando sei sola”: la madre di Benno temeva per l’altra figlia

“Non litigare mai con lui quando sei da sola”. Laura Perselli aveva paura di suo figlio e più volte aveva messo in guardia sua figlia Madè dall’irritare il fratello quando erano soli, dal provocarlo. È quanto riporta un’amica della famiglia Neumair. Quando era solo un bambino i genitori lo avevano fatto benedire da uno stregone a Bali, dopo alcuni episodi inquietanti.
A cura di Angela Marino
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“Non litigare mai con lui quando sei da sola”. Laura Perselli aveva paura di suo figlio e più volte aveva messo in guardia sua figlia Madè dall'irritare il fratello quando erano soli, dal provocarlo. È quanto riporta un'amica della famiglia Neumair intervistata in forma anonima da Quarto Grado. "La madre lo diceva sempre alla sorella: non litigare con lui quando sei sola. Perché Benno poteva alzare la voce e dare in escandescenza, lo capivi dal modo in cui ti guardava" spiega.

I dubbi di Madè

Anche Madé temeva suo fratello, secondo la testimone: "Benno le aveva detto che non c'era da preoccuparsi (della loro scomparsa, ndr) che i genitori potevano aver avuto un incidente durante la passeggiata, che sarebbero rientrati, che magari stavano in albergo, ma lei aveva un sospetto e ha avuto paura da subito". Quando si è diffusa la notizia della scomparsa di Peter Neumair e Laura Perselli, Madè Neumair era a Monaco. Al suo ritorno, ha rifiutato di alloggiare con Benno nella casa di famiglia a Bolzano (non ancora sequestrata) e ha preferito andare a stare altrove.

Benno e gli ‘spiriti maligni'

Sulla personalità di Benno Neumair, in carcere per il duplice omicidio dei genitori, la scorsa settimana il rivista sudtirolese, ‘FF' ha riportato alcune testimonianze inquietanti. Secondo il giornale, Benno avrebbe preoccupato la famiglia sin da bambino:

In qualche modo si sospettava che in questo ragazzo ci fossero spiriti cattivi. Quando aveva otto anni in vacanza a Bali, all'improvviso nella notte si fermò con un coltello davanti alla sorella. Fortunatamente non accadde nulla e pensarono si trattasse di un episodio di sonnambulismo. Pare però che i familiari abbiamo portato Benno da uno stregone per farlo benedire. Una cosa innocua e divertente, senza particolari preoccupazioni. Oggi, dopo i fatti, questo episodio emerge in una luce più inquietante.

Eppure quello che è recluso in carcere a Bolzano, sembra un uomo molto diverso da quello che appare nelle foto e nei video che i media riportano in questi giorni. Magro, stempiato, lo sguardo freddo, Benno è lontano anni luce dal robusto atleta dal corpo modellato e dall'abbronzatura dorata. Anche le sua condizioni psicologiche sarebbero peggiorate nell'ultimo periodo, tanto che i genitori avevano accettato di farlo tornare a vivere da loro: "Dobbiamo trattarlo con i guanti", aveva detto la madre, Laura.

L'inchiesta

Sabato pomeriggio la notizia del ritrovamento del corpo della donna scomparsa a Bolzano insieme al compagno, nelle acque dell'Adige. Mentre si attende l'autopsia per conoscere la causa della morte, in cella, Benno ha accolto la notizia piangendo: "Mia mamma non c'è più".

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