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Neonati sepolti in giardino a Parma

Neonati sepolti in giardino a Parma, l’amica di Chiara: “La sera prima, marijuana, birra e grappa”

Oggi in Tribunale a Parma ascoltate le amiche di Chiara, la 23enne imputata per il duplice omicidio dei suoi due figli neonati, sepolti nel giardino di casa a Traversetolo. “Mai notato le gravidanze nemmeno quando era nuda uscita dalla doccia o in piscina” hanno raccontato.
A cura di Antonio Palma
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La sera rima del parto della seconda gravidanza e della sepoltura nel neonato nel giardino di casa, a Traversetolo, Chiara avrebbe festeggiato con le amiche fumando marijuana e bevendo alcol. A raccontarlo oggi è stata proprio una delle amiche della 23enne nel corso della nuova udienza in Corte d'Assise al Tribunale di Parma in cui la giovane è imputata per il duplice omicidio dei suoi due figli neonati, sepolti nel giardino di casa, uno a maggio 2023 e l'altro ad agosto 2024, al termine di gravidanze di cui nessuno sapeva nulla.

Interrogata dalla pm, l’amica di Chiara ha confermato che la giovane non si era mai confidata con nessuno e che nessuno del gruppo di amici sapeva delle gravidanze come del resto anche il fidanzato e padre dei piccoli. Tra di loro nemmeno sospetti anche perché Chiara si comportava sempre allo stesso modo e aveva sempre scuse pronte in caso di malesseri.

Il 6 agosto, poche ore prima del secondo parto, “abbiamo passato la sera insieme a casa mia, abbiamo fumato marijuana e bevuto qualche birra e un po' di grappa" ha rivelato l’amica, raccontando: "Nei giorni successivi al secondo parto ci siamo sentite per messaggio, diceva di aver avuto un forte ciclo mestruale. La sera del 7 agosto ci siamo riviste per un aperitivo in una cantina della zona, poi siamo andate anche a bere un altro drink in un bar e infine l'ho portata a casa. Doveva partire per una vacanza negli Usa". Proprio durante la vacanza era poi avvenuta la scoperta per caso del cadavere del neonato dopo che un cane aveva scavato nel giardino.

In quei frangenti Chiara si era mostrata fredda facendo finta di non saperne nulla. Del resto nessuno l’aveva mai associata a una gravidanza. "Non ho mai notato nulla, nemmeno quando era nuda uscita dalla doccia o in piscina, Chiara non aveva la pancia e non mostrava nessuna alterazione a livello di comportamento" ha raccontato l’amica confermando una versione unanime tra amici e parenti.

"Ho sentito Chiara quando era a New York e mi ha detto che era felice" ha raccontato in aula oggi anche un’altra amica. Proprio al ritorno da quella vacanza coi familiari, quando ormai si sentiva smascherata, la ragazza ha confessato tutto alle amiche. “L'ho incontrata al rientro da New York, ci ha raccontato che era stata lei” ha rivelato infatti un’altra amica, raccontando quei drammatici momenti del 2024: “Chiara non ci ha detto nulla, ha spiegato solo che è andata così perché ha avuto paura dei giudizi e che non sapeva se il bimbo era nato vivo o morto. Disse ‘Non so se riesco ad andare avanti'. Avevo paura che in casa si facesse del male e di tutte le conseguenze che ci sarebbero state dopo".

“Chiara disse ‘Sono andata in ansia e ho reagito come ho reagito, ho avuto paura, mi sono sentita sola ed è successo quel che è successo" ha rivelato anche un’altra amica. “Dice che per lei i bambini erano nati morti, ma non lo sa; dice che non ha rivelato a nessuno la sua gravidanza per tanti motivi tra cui la paura del giudizio" ha confermato infine l’unica amica che è stata autorizzata a vederla in casa dove la 23enne rimane agli arresti domiciliari. In realtà la perizia del medico legale incaricato dalla Procura ha stabilito che il secondogenito della 23enne Chiara era vivo ed è morto poco dopo la nascita per shock emorragico acuto dovuto al taglio del cordone. Lo stesso medico legale sostiene inoltre che anche il primo bimbo nato un anno prima fosse vivo al momento del parto.

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