Neonati sepolti a Parma, la psicologa dei carabinieri: “Omicidi seriali, Chiara ha voluto la seconda gravidanza”

La morte dei bimbi sepolti nel giardino di casa a Traversetolo sono da considerare “Omicidi seriali” messi in atto dalla 22enne Chiara a distanza di mesi tra di loro ma “senza scossoni emotivi”. È quanto ha dichiarato in aula oggi il colonnello Anna Bonifazi, psicoterapeuta, responsabile sezione psicologia e criminologia del Racis dei carabinieri, nella sua deposizione nel corso della terza udienza del processo per la morte dei bimbi a Parma.
Racis dei carabinieri: "Chiara ha agito senza impatto emotivo”
Secondo la Psicoterapeuta dei carabinieri, infatti, la prima gravidanza, finita già tragicamente, avrebbe dovuto indurre la 22enne a un comportamento decisamente diverso. Al contrario, invece, “La seconda gravidanza viene in qualche modo cercata”, “come a voler nuovamente ripercorrere una azione che non si può dire impulsiva”. Per l’esperta del Racis, i due eventi “sono abbastanza simili a loro” e “se la prima gravidanza è avvenuta e si è conclusa in maniera così tragica, ci saremmo aspettati non incappasse in una seconda azione altrettanto tragica, perché parliamo di azioni logiche di una persona. E tra i due fatti c'è stato anche un lasso di tempo che chiamiamo di raffreddamento estremamente ridotto, come a voler nuovamente ripercorrere una azione che non si può dire impulsiva”.
Un comportamento che per la criminologa indica che “c'è serialità, c'è logica, un passaggio all'atto non bizzarro, non c'è alcuna azione che possa apparire non finalizzata: è un comportamento che fa presagire che chi lo compie entra ed esce da un impatto emotivo elevatissimo come senza minimamente avere degli scossoni emotivi, quindi riesce a sopportare a gestire anche eventi e momenti estremamente impattevoli dal punto di vista emotivo e fisico: questo è tipico comportamento seriale”.
In definitiva per Bonifazi, "Nel caso di Chiara i delitti sono casellabili come omicidi ad escalation asimmetrica” perché “c'è stato un aumento del motore criminale non frenabile, un motore che inizia purtroppo già dall'ideazione, quindi già dall'immaginazione nell'autore e va avanti senza possibilità alcuna di esser bloccato, quindi viene compiuto fino alla fine, anzi con una fase successiva di tentativo dell'autore di rimanere impunito, un pre conservarsi, come si dice dal punto di vista criminologico".
Chiara in aula, testimonierà anche l'ex e padre dei bimbi
Ad assistere alla testimonianza e alle deposizioni degli inquirenti che hanno condotto le indagini, oggi in aula in corte d'Assise a Parma, vi era la stessa 22eene accusata di aver partorito e ucciso, in meno di un anno e mezzo, i suoi due figli neonati e di averli sepolti nel giardino di casa a Vignale di Traversetolo. Non saranno ascoltati in Tribunale invece i genitori di Chiara dopo che la difesa ha dato l'assenso all'acquisizione dei loro interrogatori resi in fase di indagine.
Allo stesso modo nessuna deposizione è prevista per i genitori dell’ex fidanzato di Chiara e padre dei due bimbi sepolti. Il giovane, che ha sempre sostenuto di non sapere nulla delle gravidanze di Chiara e non è mai stato indagato, sarà invece chiamato deporre per ricostruire i fatti e probabilmente potrebbe già comparire in Tribunale oggi pomeriggio, se le tempistiche lo consentiranno.