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Milleproroghe: dal primo giugno aumentano le tasse sulle sigarette elettroniche

Dal primo giugno sulle sigarette elettroniche gli acquirenti dovranno pagare un’imposta di consumo pari al 58,5% del costo della vendita al pubblico.
A cura di D. F.
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L'incremento delle tasse sulle sigarette elettroniche slitta di sei mesi, al primo giugno 2014. A prevederlo è un emendamento presentato ed approvato in Senato al decreto legge Milleproroghe che ha come primo firmatario Stefano Candiani (Lega Nord). Dal primo giugno, dunque, sulle sigarette elettroniche gli acquirenti dovranno pagare un'imposta di consumo pari al 58,5% del costo della vendita al pubblico. Per garantire la copertura l'emendamento introduce un'imposta sostitutiva del 27% su interessi, premi ed altri proventi ottenuti con operazioni di "compravendita concluse entro le 48 ore". Il decreto arriva oggi nell'aula del Senato, dopo aver ottenuto il via libera in commissione.

L'imposta sulle sigarette elettroniche era stata severamente criticata da Confindustria il mese scorso: "Siamo di fronte al terzo cambiamento di norme in 6 mesi – dichiarò il presidente di Anafe-Confindustria Massimiliano Mancini- . Quest'ultimo altro non è che la lapide posta dal Governo sul settore della sigaretta elettronica. Il tutto alla faccia dell'omogeneità dei Decreti Legge di cui tanto si è parlato in questi giorni, e senza alcuna considerazione delle competenze del Ministero della Salute che pochi giorni fa aveva avuto il nulla osta proprio del Governo per avviare l'iter del ddl Lorenzin che prevede la regolamentazione della pubblicità e dei divieti". Il divieto assoluto di pubblicità, "evidentemente voluto dalla lobby dei tabaccai e da alcuni suoi rappresentanti, non farà altro che mantenere lo status quo del mercato e favorire l'utilizzo della sigaretta tradizionale, con conseguenze ben note a chiunque ormai: il tabacco è la principale causa di morte prevenibile nel nostro Paese e al fumo di tabacco sono attribuibili dai 70mila agli 83mila morti l'anno".

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