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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Michele Misseri: dopo il carcere in ospedale per una visita sullo stato psicologico

A seguito della scarcerazione, i medici del 118, per mezzo di un’ordinanza del sindaco di Avetrana, avrebbero trasferito Michele Misseri in ospedale per una visita sul suo stato psicologico. L’uomo, infatti, avrebbe manifestato intendi suicidi.
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caso scazzi
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E' lui il personaggio centrale del delitto di Sarah Scazzi: il contadino di Avetrana torna a far parlare di sé dopo 7 mesi di reclusione. Ieri il gip di Taranto, accogliendo al richiesta del legale, aveva predisposto la scarcerazione per Michele Misseri. A detta del gip, l'uomo sarebbe stato scarcerato già in serata, com'è stato. Una volta ritornato a casa però, Misseri è stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto ad una visita. La figlia Valentina, che era a casa quando sono arrivati i medici del 118 per trasferirlo al pronto soccorso, ha detto che  i sanitari hanno comunicato di aver ricevuto una telefonata che li sollecitava ad intervenire.

Secondo quanto si apprende dalle prime indiscrezioni, pare che l'uomo sia stato effettuato un controllo delle condizioni psicologiche. Non si è trattato però di un'operazione obbligatoria, ma il controllo è stato appoggiato dal sindaco di Avetrana, Mario de Marco, che ha aderito alla richiesta di alcuni  che avevano trovato Michele depresso. Nello specifico pare che durante il tragitto dal carcere a casa, Misseri avrebbe manifestato intenzioni suicide; queste le parole del sindaco di Avetrana in merito alla vicenda: "Ieri sera durante il tragitto dal carcere a casa avrebbe manifestato verbalmente propositi suicidi. La circostanza è stata riferita da coloro che lo scortavano ai carabinieri di Avetrana i quali mi hanno chiesto di far eseguire una verifica urgente dello stato psicologico di Misseri. Di conseguenza ho disposto con ordinanza una visita medica ed è stato allertato il 118 il cui personale, con la mia ordinanza e la richiesta dei carabinieri, ha accompagnato Misseri in ospedale a Taranto."

La figlia Valentina riferisce che il padre era molto sorpreso per la decisione del gip e si è sfogato, queste le parole che avrebbe riferito "Ho fatto tutto io, lo giuro sulle ossa di mia madre. Non dovevo uscire io, ma Sabrina e Cosima che sono innocenti. Se le condannano la mia morte sarà sulla tomba di Sarah". Fermo restando la sua scarcerazione, in carcere restano la figlia Sabrina e la moglie Cosima, che ieri hanno rifiutato di parlare dinanzi al gip. Ad ogni modo durante i 7 mesi di reclusione però Misseri ha fornito ben 7 versioni, 7 racconti di quel 26 agosto che ogni volta presentano una parziale ritrattazione. Per tali ragioni, ormai la sua testimonianza è ritenuta inattendibile dagli inquirenti.

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