Mauro Glorioso si è laureato in medicina, tetraplegico per il lancio della bici dai Murazzi: “Un esempio”

"Una bella soddisfazione, dopo sette anni di cui sei mesi passati a dormire" non nasconde la sua contentezza per il traguardo della laurea in medicina e chirurgia Mauro Glorioso, il giovane di 25 anni che era finito in coma ed è rimasto tetraplegico dopo essere stato colpito da una bici elettrica scagliata dalla balaustra dei Murazzi a Torino da un gruppo di ragazzi. Il giovane ha discusso la tesi oggi, 6 novembre, nell'aula magna dell'ospedale delle Molinette attorniato da parenti, professori, colleghi e soprattutto tanti amici, molti dei quali giunti dalla Sicilia per lui.
Proprio la vicinanza e il calore umano, che lo hanno avvolto in tutti questi anni di difficoltà, sono stati il suo motore per andare avanti e arrivare al traguardo della tanto agognata laurea. "Non siamo mai stati soli ed è la cosa più bella, avere persone intorno permette di affrontare anche le situazioni più brutte. Dopotutto siamo umani e abbiamo bisogno degli altri" ha dichiarato Mauro a La Stampa, aggiungendo: "Ora preferisco pensare al futuro, L'università mi è stata molto vicina nei momenti duri. Al processo in corso preferisco non pensare, preferisco pensare al futuro: a luglio comincio la specializzazione".
Mauro Glorioso si è laureato con una tesi sulle funzionalità del cuore presentando in particolare un lavoro sperimentale sull’utilizzo della Tac nell’infarto del miocardio, dal titolo "Valutazione della funzione biventricolare tramite Cct in pazienti con recente Stemi". Una tesi molto apprezzata dal relatore che l'ha giudicata meritevole di pubblicazione, invitando il neo laureato in medicina a continuare il percorso di sperimentazione nel campo. "Un risultato straordinario, un traguardo raggiunto a solo un anno di distanza rispetto ai tempi previsti, nonostante l’incidente che gli ha cambiato per sempre la vita” fanno sapere dall'Ateneo.
Un traguardo che forse in pochi speravano quando nel gennaio del 2023 Mauro Glorioso fu colpito da quella bici scagliata senza alcun motivo dalla balaustra dei Murazzi. Il giovane, appena ventitreenne all'epoca, frequentava solo il primo semestre del quinto anno nel corso di medicina e finì in coma, svegliandosi tetraplegico. Dopo lunghi mesi di ricovero e poi di riabilitazione, il giovane ha trovato la forza di andare avanti e seguire il suo sogno con caparbietà ma anche con la vicinanza di tutti.
“Questo percorso penso sia stata una delle scelte più difficili della mia vita. Ma ho avuto il privilegio di avere intorno a me persone speciali che mi hanno permesso di superare tutto questo. Non sono mai stato particolarmente felice di celebrare i risultati accademici, ma mi rendo conto che questa è la conclusione di una fase della mia vita e vi ringrazio tutti per aver partecipato a questo viaggio e, soprattutto, brindiamo a un nuovo inizio. Ringrazio tutti i professori che mi sono stati vicini durante questo percorso e che mi hanno insegnato a diventare medico, non solo didatticamente, ma soprattutto umanamente” ha scritto nei suoi ringraziamenti Mauro.
L’Università di Torino gli aveva concesso l’autorizzazione a proseguire gli studi seguendo tirocini e lezioni all’Università degli Studi di Palermo, la sua città natale. Grazie alla collaborazione tra i due Atenei, Mauro è riuscito a portare a termine il suo percorso universitario. “Un lavoro di squadra tra docenti, tutor, segreterie e servizi di supporto che ha trasformato una sfida in un esempio” ha spiegato il professore Umberto Ricardi, presidente della commissione di laurea.