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Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro e l’appuntamento dal barbiere: “Si faceva chiamare Pietro”

Recentemente il boss, arrestato dai carabinieri dopo 30 anni di latitanza, aveva preso appuntamento per un taglio di capelli. Ha chiesto al barbiere di essere segnato in agenda col nome Pietro. Questo uno dei racconti della cittadinanza a Fanpage.it.
A cura di Roberto Marrone
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A Campobello di Mazara, in questi giorni, sembra di vivere in un grande set cinematografico con uomini speciali delle forze dell’ordine, ritrovamenti, perquisizioni e sono tanti i cittadini curiosi di sapere novità, ma altrettanti invece sono barricati in casa che non esprimono alcun giudizio sull’accaduto, quasi a non voler riconoscere che l’erede di Totò Riina avesse la sua dimora proprio a Campobello.

Tanti gli interrogativi e le riflessione come per esempio il fatto che Matteo Messina Denaro si aggirasse in città con fare tranquillo o perfino che si andasse a mangiare la pizza comodamente seduto al tavolo. Molti si giustificano dicendo che non l’hanno mai visto e che se anche avessero incrociato il suo sguardo non lo avrebbero mai riconosciuto.

Tutto si sarebbero aspettati tranne che fosse in mezzo a loro. Ad avvalorare questa tesi, alcuni cittadini intervistati da Fanpage.it ci dicono che il latitante, soprattutto dopo la malattia e con l’avanzare dell’età, somigliasse tanto a suo fratello Salvatore Messina Denaro.

Anche ai microfoni di Fanpage.it lo scorso 17 gennaio un cittadino dichiarava che "non è un volto riconoscibile, magari lo avrò scambiato per il fratello perché si somigliano molto però mi sembra proprio di non averlo mai visto". Tutto questo a voler giustificare il fatto che qualora qualcuno lo avesse incontrato, avrebbe pensato fosse Salvatore e mai si sarebbero aspettati che fosse Matteo.

Se da un lato c’è chi non lo riconosce e non lo ha mai visto, dall’altro ci sono numerosi cittadini che si fanno avanti e che, una volta vista la foto segnaletica diramata dagli inquirenti il giorno della cattura, hanno ricordato luoghi e circostanze in cui hanno incrociato il volto del latitante.

A Fanpage.it per esempio un informatore certo racconta che tempo addietro Matteo Messina Denaro aveva fatto visita al salone di un barbiere campobellese chiedendo di tagliare i capelli. Ovviamente il barbiere non lo aveva riconosciuto, non sapeva chi fosse e non avendo momentaneamente posto disse di ritornare dopo una mezz'oretta e chiese al signore un nominativo affinché potesse metterlo in agenda.

Quest’ultimo, che si è poi rivelato essere Messina Denaro, disse al barbiere in dialetto siciliano: "Scrivici Pietro". Ovviamente poi ritornò per tagliare i capelli. Questo è ancora un ulteriore esempio di come il super latitante conducesse una normale vita di tutti i giorni ma in questo caso per la prenotazione del taglio di capelli utilizzò un nome di fantasia.

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