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Malati da uranio impoverito, sit in a Montecitorio: “Siamo stati lasciati soli”

Domenico Leggiero, responsabile dell’Osservatorio Militare: “L’Avvocatura dello Stato sta utilizzando tutti i cavilli giudiziari e burocratici per impedire i risarcimenti”.
A cura di Davide Falcioni
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Si sono dati appuntamento a Roma, in piazza Montecitorio, familiari e vittime dell'uranio impoverito, con lo scopo di chiedere un incontro con i rappresentanti "assenti e indifferenti" della politica, visti gli oltre 300 morti e 3500 malati: "Dopo le decine di sentenze amministrative che hanno stabilito come causa del decesso l’uranio impoverito, l’Avvocatura dello Stato – dice Domenico Leggiero responsabile dell’Osservatorio Militare – sta utilizzando tutti i cavilli giudiziari e burocratici per impedire i risarcimenti". Il fratello di un militare morto spiega: "Abbiamo vinto una causa con la Corte dei Conti dell’Aquila due anni fa ma non abbiamo ancora visto un centesimo”. In piazza c’erano anche alcuni parlamentare del Movimento 5 Stelle. “Ci impegneremo – spiega il deputato Matteo Dall’Osso – a portare avanti quest’istanza con atti ispettivi, denunce e proposte di legge”

Intanto, solo pochi giorni fa, aveva fatto scalpore la decisione dell'ex maresciallo dei Granatieri di Sardegna Marco Diana, malato di tumore proprio a causa dell'uranio impoverito e da mesi in attesa dei risarcimenti dello stato per le costose terapie che sta portando avanti a Milano. In un post su facebook aveva scritto: "Amici miei a causa dell'inadempienza del ministero della Difesa e dei vari comandi militari competenti nel territorio e dei loro comandanti, se voglio continuare a restare vivo e curarmi, sono costretto a mettere in vendita tutto ciò che possiedo: la mia casa interamente arredata, la vigna e qualche terreno. Vi chiedo la cortesia di diffondere questo annuncio in modo che se ci fosse qualcuno interessato mi può contattare in privato. Vi ringrazio. Con amore, vostro maresciallo Marco Diana”.

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