Lusi rinviato a giudizio, la moglie del senatore condannata ad un anno

L'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, accusato di appropriazione indebita per aver sottratto 22 milioni di euro dai fondi pubblici destinati all'ex partito, è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma. Lusi, che attualmente resta in custodia cautelare ai domiciliari in un monastero abruzzese, dovrà presentarsi in Aula il 25 febbraio 2013 quando è stata fissata la prima udienza. A processo davanti alla IV sezione penale del tribunale di Roma insieme al senatore ex Pd anche i commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio e la collaboratrice Diana Ferri che, secondo i Pm, hanno avuto un ruolo nella sottrazione dei fondi pubblici dai conti della Margherita. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita. Il senatore è stato portato in giudizio anche dai legali di Francesco Rutelli con l'accusa di calunnia per aver sostenuto durante gli interrogatori che l'ex segretario della Margherita sapeva tutto. Rutelli insieme con la Margherita si è anche costituito parte civile nel processo penale.

La Moglie di Lusi ha patteggiato la condanna ad un anno – Nella stessa sentenza il Giudice per le udienze preliminari, Maria Bonaventura, ha accettato il patteggiamento della moglie di Lusi, Giovanna Petricone, che è stata condannata ad una anno di reclusione con pena sospesa per aver partecipato alla sottrazione dei fondi pubblici del partito. "Siamo vicini al giorno del giudizio per Lusi e per i suoi complici" ha detto l'avvocato Titta Madia, legale della Margherita, che punta a recuperare almeno parte del maltolto tramite i sequestri dei beni di Lusi. Il Gip infatti nell'ambito dell'ordinanza di custodia cautelare aveva già provveduto a sequestrare i conti e le ville nella disponibilità del senatore.