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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, sequestrata la GoPro del marito dopo formattazione. E il generale Garofano rinuncia a incarico

È stato disposto il sequestro della GoPro di Sebastiano Visintin, accusato della morte della moglie Liliana Resinovich. Nel giugno 2023, secondo quanto emerso dalle indagini, Visintin avrebbe formattato la memoria della telecamera portata con sé in bici nel giorno della scomparsa di Resinovich. Il generale Garofano, nel frattempo, ha rinunciato all’incarico di consulente dopo aver rimesso il mandato per Sempio nel caso Garlasco.
A cura di Gabriella Mazzeo
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È stata sequestrata, dopo la notizia della formattazione della scheda memoria risalente al 13 giugno 2023, la GoPro di Sebastiano Visintin, l'uomo indagato per la morte di sua moglie, Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 a Trieste e trovata morta il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell'ex Opp.

Nei primi giorni di settembre era emerso che la memoria della GoPro, elemento chiave dell'alibi di Visintin che ha sempre dichiarato che al momento della scomparsa di Resinovich si trovava fuori per provare proprio la nuova telecamera a bordo della sua bici, era stata formattata il giorno della riapertura delle indagini sulla morte della 63enne.

Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

In quel frangente, il fratello di Lilly, Sergio Resinovich, e la cugina Silvia avevano affermato che Sebastiano, oggi unico indagato, aveva reso evidente la sua necessità di nascondere qualcosa. L'ordine di sequestro arrivato adesso è stato disposto dal sostituto procuratore Ilaria Iozzi che vuole vederci chiaro: la videocamera era già stata oggetto di accertamenti tecnici da parte della Squadra Mobile e dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale, ma la notizia della formattazione ha aperto la strada alla confisca.

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Nella scheda di memoria, infatti, avrebbero dovuto esserci proprio i video girati il giorno della scomparsa di Resinovich. Quei filmati non esistono più e la scheda è stata inizializzata e formattata. Visintin si è difeso, asserendo di aver "solo trasferito i file su un dispositivo hard disk" e di aver quindi eliminato i duplicati sulla GoPro.

L'ex arrotino ha specificato di aver dato i dispositivi elettronici agli investigatori e di non avere quindi nulla da nascondere.

Da allora, l'uomo è tornato a parlare dell'ipotesi suicidio, spiegando di non sapere cosa sia accaduto alla moglie, ma di essere giunto alla conclusione che la 63enne si sia tolta la vita dopo aver lasciato la casa in ordine e aver riposto portafogli e fede nuziale. "All'inizio mi ero convinto fosse un delitto – ha dichiarato – ma col tempo ho iniziato a pensare che si sia uccisa".

Nel frattempo, l'ex comandante dei Ris di Parma Luciano Garofano ha rinunciato all'incarico di consulente di Visintin, assunto nel luglio del 2023, dopo aver lasciato anche il posto nella difesa di Andrea Sempio, indagato invece nel caso di Chiara Poggi.

Il sequestro della GoPro apre ora una nuova fase dell'inchiesta: bisognerà infatti capire se la cancellazione dei video sia stata un gesto "innocente" o se dietro quest'azione possa nascondersi una verità non ancora nota agli inquirenti.

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