Liliana Resinovich, l’ipotesi della frattura provocata dal tecnico: “Dirò tutto quello che so in Procura”

"Ho delle cose da dire su quella frattura alla vertebra ma ritengo sia corretto fornire i dettagli direttamente al pubblico ministero". Lo ha detto Giacomo Molinari, il preparatore anatomico che l'11 gennaio 2022 partecipò all'autopsia eseguita dal medico legale Fulvio Costantinides sul corpo di Liliana Resinovich.
L'identità dell'uomo che si è recato dagli inquirenti per riferire che potrebbe aver procurato lui la lesione sulla vertebra rilevata dal team della dottoressa Cristina Cattaneo (che si è occupato del secondo esame sul cadavere della 63enne) è stata rivelata dal quotidiano Il Piccolo.
La dichiarazione è arrivata a più di tre anni dalla scomparsa della donna, avvenuta a Trieste nel 2021, e potrebbe riaprire la battaglia tra le consulenze delle parti. Il tecnico dovrebbe essere ascoltato dalla pubblico ministero Ilaria Iozzi che coordina le indagini sul decesso di Resinovich, trovata morta il 5 gennaio 2022.
Dopo la seconda perizia, che ha smentito la pista del suicidio, la Procura ha indagato il marito della donna, Sebastiano Visintin. Al momento non si sa se Molinari si limiterà a riferire solo delle manovre effettuate sul corpo della donna che, secondo lui, potrebbero aver causato la frattura, o se produrrà del materiale a supporto della sua ipotesi.
Nella relazione della perizia effettuata dalla dottoressa Cattaneo si leggeva che la frattura aveva "aspetto perimortale, il che significa che tale lesione è stata prodotta quando l'osso manteneva ancora le sue proprietà elastiche e, dunque, in un momento poco prima o poco dopo il decesso".
Per il team di Cattaneo, inoltre, la frattura potrebbe essere l'esito di una torsione brusca della donna, o di un afferramento e una trazione della testa, o da manovra chokehold, ovvero l'afferramento alle spalle da parte dell'aggressore, con l'incavo dell'avambraccio che avvolge il collo.
Da qui l'ipotesi omicidio: Liliana Resinovich sarebbe stata aggredita alle spalle e strangolata il giorno della scomparsa, il 14 dicembre 2021. Ora spetterà alla Procura unire i vari elementi e valutare le dichiarazioni che verranno fatte dal preparatore anatomico.