Liliana Resinovich, la famiglia non crede alla lesione prima dell’autopsia: “Mai visto una frattura da bara”

La famiglia di origine di Liliana Resinovich non crede all’ipotesi della frattura provocata dal tecnico che partecipò all’autopsia sul corpo della donna nel gennaio del 2022. Lo stesso consulente medico legale incaricato dal fratello della 63enne, scomparsa il 14 dicembre del 2021 e trovata cadavere il 5 gennaio del 2022, ritiene una simile ipotesi altamente improbabile.
“Per produrre una frattura a un cadavere occorre una forza notevole”, ha spiegato infatti il professore Vittorio Fineschi “Chi L’ha Visto?”, aggiungendo: “Il corpo o dovrebbe essere caduto violentemente da un’altezza e quindi urtando il pavimento oppure, ma è un’ipotesi moto residuale per non dire fantascientifiche, qualcuno ha preso a colpi il cadavere a livello della schiena e del rachide”.
“Il tecnico si è assunto delle responsabilità molto grandi e gratuitamente” ha sottolineato il medico legale, proseguendo: “Dopo quattromila autopsie non ho mai visto una frattura da bara e mi sembra un modo puerile di affrontare un caso in cui c’è la morte di una donna”.
“È grottesco che questo tecnico ha aspetto tre anni per intervenire su un caso di cui si parla ovunque e accorgersi che poteva aver causato una lesione al corpo” ha aggiunto il medico legale di parte. Stesse considerazioni anche da parte di Sergio Resinovich che chiede di allontanare l’uomo dal suo incarico o in alternativa perseguirlo se ha millantato.
“Il nostro medico legale di parte all’epoca disse che l’autopsia si era svolta regolarmente senza nessun problema. È vergognoso che una persona venga a dire questo dopo tre anni e mezzo, perché si è comportato così?” ha dichiarato il fratello di Liliana Resinovich.
“Se alla Tac era già presente la frattura, evidentemente è stata prodotta prima. Può essere che il preparatore anatomico si occupi anche dei corpi da portare in radiologia ma a maggior ragione è grottesco perché bisogna ipotizzare che il corpo ha subito un trauma così importate da fratturare, ma smentirebbe la Professoressa Cattaneo che dice che la frattura si attiene a un tessuto o vitale o perimorte” ha spiegato Vittorio Fineschi.
“C’erano lesioni anche sul volto e dobbiamo trovare chi ha bastonato in quella maniera mia sorella perché lei è morta bastonata brutalmente con svariati colpi sullo sterno, sul dorso, sulla gamba. Dobbiamo trovare chi l’ha picchiata” ha concluso invece il fratello di Liliana Resinovich.