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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, il marito risponde a Sterpin: “Parli con gli inquirenti, noi tireremo fuori i nostri assi”

Il marito di Liliana Resinovich, indagato per la morte della 63enne, è tornato a parlare dell’amico speciale della donna, Claudio Sterpin. “Se ha qualcosa da dire, la riferisca agli inquirenti – ha sottolineato -. Con i miei avvocati a tempo debito tireremo fuori i nostri assi”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Se Claudio Sterpin ha qualcosa da dire, lo dica agli inquirenti. Noi abbiamo determinate cose e ricostruzioni. Al tempo giusto con gli avvocati tireremo fuori i nostri assi". Lo ha detto Sebastiano Visintin, indagato per la morte della moglie Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022.

Visintin ha "promesso" di essere pronto a difendersi in tribunale, parlando di assi nella manica e ricostruzioni "inattaccabili". Ospite al programma Mediaset "Dentro la Notizia", è tornato a parlare delle dichiarazioni di Sterpin, amico speciale di Liliana fino a poco prima della sua scomparsa, sentito anche in incidente probatorio. "Sono convinto che qualcosa sia successo a Liliana, anche se ancora non si sa se è un suicidio o un omicidio. Non ci sono elementi che possano portare da una parte o dall'altra. Sono sereno e tranquillo" ha sottolineato Visintin, che invece appena qualche giorno fa riferiva di essere convinto che la moglie 63enne si fosse tolta la vita.

Negli ultimi mesi, i controlli su Visintin si sono fatti sempre più serrati. È di poche settimane fa, infatti, la notizia relativa alla cancellazione della memoria della scheda SD della GoPro con la quale l'ex arrotino sarebbe uscito la mattina del 14 dicembre per un giro in bicicletta. I filmati della telecamera farebbero parte del suo alibi eppure, a detta della Polizia Postale, nella serata del 13 giugno 2023 Sebastiano li avrebbe cancellati dalla scheda SD. Il tutto poco dopo aver saputo che il gip Dainotti aveva respinto l'archiviazione delle indagini sulla morte di Resinovich, disponendo ulteriori accertamenti.

Visintin si è giustificato asserendo di aver spostato il contenuto della memoria del dispositivo elettronico in alcuni hard disk già analizzati dagli inquirenti. Secondo il fratello della 63enne, Sergio Resinovich, si tratterebbe di bugie: a Fanpage.it, infatti, l'uomo ha dichiarato che alcuni hard disk erano stati recuperati da casa di un amico di Visintin dopo che quest'ultimo glieli aveva consegnati per "non farli vedere alle forze dell'ordine".

Secondo Resinovich, inoltre, tra i dispositivi elettronici formattati vi sarebbe anche un cellulare che Visintin regalò a un'amica. Sul telefono sono ora stati disposti accertamenti. L'ex arrotino, dal suo canto, si dichiara da sempre estraneo alla scomparsa della moglie. "Se c'è un assassino – ha affermato in Tv – provo disprezzo per quello che ha fatto, per aver rovinato la mia vita e i 32 anni vissuti con Liliana".

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