Le nuove analisi della difesa di Sempio: “Individuati i punti della villa condivisi da Andrea e Chiara Poggi”

Oggi 20 novembre il team difensivo di Andrea Sempio si è riunito al Laboratorio Genomica di Roma per formalizzare le loro valutazioni scientifiche e giuridiche: hanno confermato prima di entrare che il punto nodale resta il DNA sulle unghie di Chiara Poggi. Il team di Andrea Sempio (presenti oggi avvocati, consulenti e lo stesso indagato) sta pensando di scrivere una memoria da depositare in Tribunale forse dopo l'udienza del 18 dicembre quando davanti al gip i periti super partes esporranno i loro risultati dell'incidente probatorio sul delitto di Garlasco. Ai microfoni dei giornalisti al termine dell'incontro di oggi Andrea Sempio ha precisato: "Mi sento più tranquillo dopo questi lavori". A Dentro la Notizia ha precisato: "Sto vivendo questa fase un po' a momenti. Da quando è iniziato il tutto vivo un'ansia constante. Si va avanti, non si può fare altro. Sul nuovo filone di indagini (quello della Procura di Brescia sull'ipotesi di corruzione) non sono coinvolto. Avendo vissuto quei momenti, attendo gli sviluppi. Ho una sensazione positiva su quest'altra indagine".
I dettagli li ha affidati all'avvocato Liborio Cataliotti. Che ha precisato così su cosa si sta concentrato il loro lavoro: "Abbiamo analizzato i report genetici e le immagini della scena del crimine fatte subito dopo l'omicidio di Chiara Poggi. Grazie al contributo di Andrea Sempio abbiamo identificato i luoghi in cui può esserci stato un contatto comune tra Sempio e Chiara. Questo perché siamo pienamente convinti, e forti della scienza, che se ci fosse stato contatto tra i due questo sarebbe indiretto. Potrebbe essere spiegato solo con il contatto di un oggetto comune, che entrambi possono aver toccato".
Aggiungendo che: "Quindi abbiamo recuperato tutte le foto dell'abitazione che è stata purtroppo teatro del tragico evento e abbiamo ragionato inanzitutto su questo. Ci tengo a scongiurare quello che è stato detto da alcuni opinionisti. Ragioniamo sul fatto: come sia possibile che ci sia il DNA del mio assistito su una punta del dito di Chiara Poggi e non sulle tante impronte trovate sulla scena del crimine nella villetta?". I legali hanno precisato che i dettagli della strategia difensiva resta riservata al momento.
Già in mattinata e prima di entrare al Laboratorio Genomica di Roma il legale ha voluto sottolineare che sulla Traccia 33 (quella attribuita a Sempio dalla Procura e trovata sulla parete destra delle scale su cui è stato trovato il corpo di Chiara Poggi) "siamo tranquillissimo perché siamo forti di una giurisprudenza di Cassazione che dice che sulle impronte sono necessarie almeno 17 minuzie di corrispondenza tra l'impronta e quella del presunto autore. Il nostro esperto Palmegiani si è confrontato con i massimi esperti italiani per prudenza e su questo possiamo essere più sfrontati che sul resto: tutti hanno detto che non sarà riconducibile a Sempio e soprattutto che l'impronta non è del mio assistito".
Non resta che aspettare dunque i risultati dei periti sulla rivalutazione del DNA trovato sulle unghie di Chiara Poggi e vedere se dopo l'udienza del 18 dicembre la Procura chiederà o meno al gip il rinvio a giudizio per Andrea Sempio.
Ha collaborato Simona Berterame
