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L’Italia non attrae più: gli italiani vanno all’estero e gli immigrati tornano a casa

Secondo i dati dell’Istat sui flussi migratori, nel 2013 è diminuito il numero di immigrati mentre è aumentato il numero di emigranti italiani.
A cura di Antonio Palma
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L'Italia è un Paese che non attrae più visto che nel 2013 ha visto contemporaneamente la diminuzione dell’arrivo di immigrati e l'aumento degli emigranti italiani. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istat sulle migrazioni internazionali e interne della popolazione residente in Italia e pubblicato oggi. Secondo i dati forniti dall’Istituto di Statistica, nel 2013 infatti le immigrazioni dall'estero sono state 307mila, 43mila in meno rispetto all'anno precedente, pari a un diminuzione del 12,3%. A questo va ad aggiungersi un aumento di cittadini stranieri residenti che hanno deciso di lasciare l’Italia, che sono passati infatti da 38mila a 44mila unità, un +14%. La comunità straniera più rappresentata tra gli immigrati è quella rumena, con 58mila ingressi, seguono quella marocchina con 20mila ingressi, quella cinese con 17mila ingressi e quella ucraina con 13mila ingressi. Le iscrizioni di cittadini rumeni, nonostante continuino ad essere i più numerosi, sono diminuite di 23mila unità rispetto al 2012, cioè un calo del 29%. Aumentati infine anche il numero di italiani che si trasferiscono all’estero. Le cancellazioni di cittadini italiani all'anagrafe infatti sono passate dalle 68mila nel 2012 alle 82mila del 2013, con un aumento del 21%.

La meta preferita dagli italiani è il Regno Unito

Come rivela l’Istat, le principali mete di destinazione per gli italiani sono il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e la Francia. Nel loro insieme questi paesi accolgono oltre la metà dei flussi in uscita dal nostro Paese. “Le migrazioni da e per l'estero di cittadini italiani con più di 24 anni di età riguardano per oltre il 30% del totale individui in possesso di laurea” sottolineano dall’Istituto di Statistica, aggiungendo che la meta preferita dei laureati è il Regno Unito. Per quanto riguarda i trasferimenti di residenza interni al territorio nazionale, nel 2013 hanno coinvolto 1 milione 362mila individui. Circa un quarto del totale si è trasferito in Comuni di regioni diverse, mentre la maggioranza ha scelto spostamenti di breve raggio, cioè tra Comuni della stessa regione. I dati dell’Istat comunque confermano “l'attrattiva delle regioni centro-settentrionali nei confronti di quelle meridionali”.

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