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Italo-senegalese cacciato dagli uffici Asl di Teramo: “Vattene, questo non è il veterinario”

La denuncia ai carabinieri di un 39enne Italo-senegalese da 18 anni in Italia. Sarebbe stato cacciato in malo modo dagli uffici dell’Asl di Teramo da un impiegato che lo avrebbe apostrofato con queste parole: “Che vuoi? Questo non è l’ufficio del veterinario”. Anche la direzione sanitaria teramana ha annunciato una indagine interna.
A cura di Antonio Palma
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In diciotto anni che è in Italia non ha mai ricevuto offese razziste né tantomeno minacce per questo quanto gli è accaduto negli uffici dell'asl abruzzese in cui si era recato ha lasciato sconcertato Ibrahima Diop, 39enne senegalese ma con cittadinanza italiana dopo le nozze con una donna italiana. L'uomo, che è in Italia dal 2000, infatti ha raccontato di essere stato cacciato in malo modo da un impiegato dell'azienda sanitaria locale  che alla sua richiesta di chiarimento lo avrebbe apostrofato con queste parole: "Che vuoi? Vattene! Questo non è l'ufficio del veterinario". L’uomo, residente a Roseto degli Abruzzi, ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri che ora indagano sull’episodio.

Il fatto negli uffici Asl di Giulianova, in provincia di Teramo. “Ci sono rimasto davvero male, è la prima volta che mi capita una cosa del genere”, ha spiegato l’uomo al Corriere Adriatico, raccontando: "Dovevo rinnovare il libretto sanitario, volevo sapere soltanto quali fossero i documenti da portare agli uffici dell'azienda sanitaria locale ma un addetto mi ha insultato senza motivo.. Mai come in quel momento mi sono sentito umiliato". Il 39enne ha raccontato di un uomo sui 50-60 anni, alto, capelli grigi, occhiali" lasciando il compito ai carabinieri di individuare la persona perché "è giusto che chi ha sbagliato paghi". Dopo il racconto Ibrahima, che potrebbe rappresentare una bella storia di perfetta integrazione con un lavoro,  una moglie e un figlio ormai 16enne, ha trovato la solidarietà e gli attestati di stima dei suoi compaesani che lo descrivono come un uomo perfettamente integrato nella cittadina. Sul suo caso anche la direzione sanitaria teramana ha già annunciato i dovuti approfondimenti disponendo una indagine interna per capire come siano andate le cose.

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