video suggerito
video suggerito

In Italia i malati tumore spendono 5 miliardi di euro lʼanno di tasca propria per curarsi

I risultati del rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici in Italia presentati dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia. Nonostante l’impegno del sistema pubblico, il malato di cancro è chiamato spesso a mettere mano al portafoglio per curarsi.
A cura di Antonio Palma
26 CONDIVISIONI
Immagine

Non bastano le strutture sanitarie pubbliche e l'assistenza ospedaliera, i malati di tumore in Italia per curarsi spendono ogni anno di tasca propria qualcosa come cinque miliardi di euro. È quanto ha calcolato l'11esimo "Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici" condotto dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e presentato proprio oggi in Senato in occasione della Giornata nazionale del malato oncologico. "Nonostante l'innegabile impegno del sistema pubblico, il malato di cancro è chiamato spesso a mettere mano al portafoglio per sopperire ad una serie di esigenze sia di tipo medico che assistenziale, evidentemente non del tutto compensate dall'assistenza pubblica" spiega infatti il rapporto, ricordando che molti dei soldi sborsati sono in realtà necessari non per la terapia ma per l'assistenza al malato nel corso della malattia e successivamente.

Nel dettaglio, infatti, lo studio calcola che la spesa maggiore non è per le visite mediche (pari a circa 1,1 miliardi di euro all'anno) ma bensì quella dei trasporti e soggiorni sul luogo di cura pari a circa 1,5 miliardi di euro. Seguono poi la spesa per i farmaci  pari a 808 milioni di euro e gli interventi ricostruttivi pari a 425 milioni di euro. Sempre secondo il report, attualmente i malati di cancro in Italia sono circa  3 milioni e trecentomila, di cui quasi 700mila in trattamento. Per loro il Servizio sanitario nazionale spende circa il 14% della spesa sanitaria complessiva, una quota pari a circa 16 miliardi di euro. La ricerca, realizzata mediante interviste ad un campione di malati e caregiver, rileva che il 57,5% dei malati ha speso per visite ed accertamenti diagnostici in media 406 euro l'anno (156,4 euro per prestazione, per una media di 2,6 prestazioni in un anno); il 39,3% ha speso per trasporti in media 797,5 euro in un anno; il 15,7%  ha speso per spese alberghiere e vitto in media 1.180 euro in un anno e il 4,9% ha speso per la chirurgia ricostruttiva in media 2.603,5 euro a prestazione, per una media di 1 prestazione per anno.

Con questo report "la rappresentazione del costo reale del cancro si arricchisce di nuovi elementi rilevanti e di fondamentale utilità per la programmazione delle politiche sanitarie e per l'allocazione corretta delle risorse da parte dei decisori politici", ha affermato il presidente Favo Francesco De Lorenzo. "Il nostro sistema sanitario consente a tutti i cittadini di accedere ai trattamenti necessari per la diagnosi e la cura dei tumori. Malgrado ciò, dall'indagine effettuata emerge che esistono ad esempio problematiche legate alla necessità, in alcuni casi, di effettuare accertamenti al di fuori del Ssn e ciò a causa delle lunghe liste d'attesa" ha commentato invece il presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica.

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views