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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Il ministro Nordio sul caso Garlasco: “A un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi”

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parlato delle indagini sul delitto di Garlasco al Salone della Giustizia a Roma. “Ci sono processi e indagini che vanno avanti perché la verità non si è mai trovata. – ha detto – A un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi, è difficilissimo dopo 20-30 anni ricostruire una verità giudiziaria”. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi replica: “Parole sconcertanti”.
A cura di Eleonora Panseri
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Chiara Poggi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Chiara Poggi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
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"Ci sono processi e indagini che vanno avanti perché la verità non si è mai trovata. A un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi, è difficilissimo dopo 20-30 anni ricostruire una verità giudiziaria".

Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, parlando delle indagini sul delitto di Garlasco, al Salone della Giustizia a Roma.

"Senza entrare nel merito, i cittadini assistono a un paradosso, ci sono delle inchieste parallele, una si è conclusa anni fa e una persona ha subito anni di prigione, e una adesso che va in direzione opposta", ha spiegato ancora.

"L'azione penale però è obbligatoria, i pubblici ministeri che stanno seguendo questa seconda inchiesta sono persone serissime, e se sorgono dubbi sulla colpevolezza del primo imputato è giusto indagare".

Il "primo imputato" a cui fa riferimento il ministro è Alberto Stasi, l'ex fidanzato condannato in via definitiva nel 2015 per l'omicidio di Chiara Poggi, trovata morta il 13 agosto 2007.

Mesi fa, a maggio, Nordio aveva parlato proprio della sentenza di Stasi durante un'ospitata tv al programma di Rete 4 Zona Bianca. Il ministro aveva detto che la condanna, arrivata dopo due sentenze di assoluzione, e senza rifare l’intero processo, era stata “irragionevole”.

Oggi, a distanza di quasi 20 anni dal delitto, gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, amico di Marco Poggi (fratello della vittima), con l'accusa di omicidio in concorso.

Intanto, la Procura di Brescia sta indagando sull'ex pubblico ministero di Pavia Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari. L'ipotesi è che il magistrato nel 2017 abbia ricevuto soldi dai genitori di Sempio per archiviare la posizione del figlio che era stato coinvolto nell'indagine di allora sul delitto.

Il senatore ed ex premier Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è intervenuto con una nota sulle parole del ministro: "Sul caso Garlasco dobbiamo arrenderci, dice Nordio. Ecchisenefrega se le indagini sono state fatte male, se ci sono ancora dubbi sulla colpevolezza del condannato, se ci sono nuovi indagati, se qualche magistrato ha tradito, se le Istituzioni hanno fallito".

"Eccola la Giustizia di questo Governo: arrendersi. Nella Patria del diritto il ministro della Giustizia propone di arrendersi all'ingiustizia. Trovo le parole di Nordio sconcertanti e capisco perché quel ministero è ormai una macchina impazzita e fuori controllo", ha aggiunto.

"Arrendetevi, dice il Ministro. – conclude – Ma non lo dice ai criminali, lo dice agli inquirenti. Garlasco è la vergogna nazionale, Nordio è l'imbarazzo senza fine".

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