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Roberta Siragusa uccisa a 17 anni a Caccamo

Il femminicidio di Roberta Siragusa: chiesto l’ergastolo per il fidanzato Pietro Morreale

“L’ha colpita e poi l’ha bruciata. Ha agito con crudeltà e premeditazione per punirla”: questa la testi degli inquirenti, che hanno chiesto l’ergastolo per Pietro Morreale, fidanzato di Roberta Siragusa.
A cura di Enrico Tata
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Roberta Siragusa uccisa a 17 anni a Caccamo

Il 24 gennaio 2021 il cadavere di Roberta Siragusa, 17 anni, è stato ritrovato nei pressi del campo sportivo di Caccamo, Palermo. Il corpo era stato dato alle fiamme. Per il femminicidio della ragazza è stato accusato il fidanzato, Pietro Morreale, 21 anni. Oggi il pm di Termini Imerese Giacomo Barbara ha chiesto per lui una condanna all'ergastolo e adesso la parola spetta ai giudici della seconda sezione della Corte d'assise.

Il femminicidio di Roberta Siragusa

La tesi di Morreale è che Roberta si sia tolta la vita. Un'ipotesi, quella del suicidio, che è stata smentita dall'autopsia eseguita dal consulente tecnico a cui il gip ha affidato l'incarico. Il medico ha ribadito che si è trattato di un femminicidio e che la giovane è morta dopo un'agonia durata oltre cinque minuti. Secondo il fidanzato, invece, Roberta si sarebbe cosparsa di benzina e si sarebbe data fuoco dopo un violento litigio avvenuto a bordo dell'automobile. Per i pm, invece, i due avrebbero effettivamente litigato, ma in seguito Morreale l'avrebbe colpita e poi le avrebbe dato fuoco. Il corpo della ragazza sarebbe stato poi trasportato in auto nel luogo dov'è stato ritrovato. In un video, tra l'altro, si vede la giovane ferita da alcuni colpi sferrati da qualcuno e poi bruciata viva. Gli inquirenti sostengono che Morreale abbia agito con crudeltà e premeditazione con l'obiettivo di punire la sua fidanzata, che aveva deciso di lasciarlo per un altro.

La versione della difesa

Gaeta Giunta, legale di Pietro Morreale, ha sostenuto che le immagini mostrate in aula non mostrano "il momento in cui si ha l'innesco del fuoco e nemmeno chi ha provocato l'accensione". Nel filmato, continua la difesa, si vede "unicamente una fiammata che si staglia nel buio della notte per una dozzina di secondi, che si sposta da destra verso sinistra rispetto alla visuale del video, adagiandosi per qualche minuto sulla parte bassa fino a spegnersi. Da tale video per la lunga distanza che separa la telecamera dal luogo dalla fiammata non si vede nessun uomo che dà accensione alcuna alla povera Roberta".

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