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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, Sempio e il suo team oggi al Laboratorio Genomica di Roma: “Impronta 33? Siamo tranquillissimi”

Andrea Sempio e il suo team difensivo sono arrivati al Laboratorio di Genomica di Roma dove questa mattina discuteranno gli elaborati peritali su impronte e Dna relativi al caso Garlasco.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nella mattinata di oggi, giovedì 20 novembre, il team difensivo di Andrea Sempio è arrivato al Laboratorio Genomica di Via Arduino a Roma. L'appuntamento era previsto per le 11 di questa mattina alla presenza anche di Andrea Sempio, indagato per concorso in omicidio nella nuova indagine sul delitto di Garlasco.

Quest'oggi la difesa di Sempio si confronterà sugli elaborati peritali che sono nelle mani dei periti di parte. "Decideremo se e come presentarne gli esiti, potremmo anche farlo dopo il 18 dicembre, quando il perito del giudice espliciterà le sue conclusioni. Oggi decideremo che domande fare al perito del giudice e tratteggeremo anche la strategia difensiva". Si parla, nel concreto, di elaborati peritali che arriveranno in incidente probatorio, ma l'avvocato Liborio Cataliotti, che quest'oggi ha affiancato Andrea Sempio, ha mantenuto il massimo riserbo. "Il giudice ha molto seriamente ammonito sul fatto che non trasudi il contenuto dei verbali – ha spiegato -. Sono esplicitati al loro interno anche i quesiti per le analisi".

Ai microfoni di Fanpage.it, l'avvocato Cataliotti, ha fatto una panoramica sulle prove finora nelle mani di chi indaga. "Sono state raccolte quelle utili per ricostruire la dinamica dell'omicidio. Non vi sono impronte ascrivibili a Sempio in punti significativi che potrebbero dimostrare una sua presenza sul luogo del delitto il giorno dell'omicidio, solo tracce che testimoniano il fatto che normalmente frequentava quella casa. Vedremo invece quale sarà il verdetto sul Dna trovato sotto le unghie di Chiara o per la traccia 33, ma se come credo non risulteranno ascrivibili a Sempio, allora bisognerà tener conto anche del fatto che non vi sono tracce del mio assistito, per esempio, sui reperti della colazione".

Secondo l'avvocato, dunque, il fatto che dai reperti non risulti che Sempio abbia fatto colazione con Chiara Poggi la mattina del delitto è significativo. "Insisteremo anche su questa prova. Innesteremo la prova logica anche sui reperti del sacchetto contenente i residui di plastica della colazione, evidenzieremo tutta una serie di cose per ora passate in sordina".

Sulla Traccia 33, invece, Cataliotti ha detto di "essere tranquillissimo". "Siamo non tranquilli, di più – ha sottolineato – perché siamo forti di una giurisprudenza di Cassazione che dice che sulle impronte sono necessarie almeno 17 minuzie di corrispondenza tra l'impronta e quella del presunto autore. Il nostro esperto Palmeggiani si è confrontato con i massimi esperti italiani per prudenza e su questo possiamo essere più sfrontati che sul resto: tutti hanno detto che non sarà riconducibile a Sempio e soprattutto che l'impronta non è del mio assistito".

Nella serata di ieri, Andrea Sempio aveva dichiarato nello studio televisivo di Bruno Vespa per la trasmissione Cinque minuti di sentirsi "un po' perseguitato" in relazione al fatto che ciclicamente dal delitto è tornato (seppur brevemente fino a oggi) al centro delle indagini. "È una cosa che periodicamente ricapita, ci ricadi dentro, un certo accanimento c'è, spero in buona fede. Io al momento non ho una vita, sono tornato a vivere nella cameretta in cui stavo una volta e a quasi 40 anni sono chiuso lì, non posso fare niente, è come essere ai domiciliari", ha detto il 37enne.

Ha collaborato Simona Berterame

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