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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, possibili impronte su Estathé e Fruttolo: il nuovo incidente probatorio è sulla spazzatura dei Poggi

Il giudice per le indagini preliminari di Pavia domani darà il via libera al secondo incidente probatorio, chiesto dalla Procura, sul delitto di Chiara Poggi: si procederà a cercare eventuali impronte sul barattolo di Estathé e Fruttolo trovati nella spazzatura della famiglia Poggi.
A cura di Giorgia Venturini
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Chiara Poggi
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Domani mercoledì 23 luglio si torna in Tribunale a Pavia per il caso di Garlasco. Il giudice per le indagini preliminari probabilmente accoglierà la richiesta dell'incidente probatorio chiesta dalla Procura sul barattolo di Estathé e del Fruttolo trovati nella spazzatura della famiglia Poggi. Questi due oggetti sono stati analizzati per la prima volta in 18 anni durante l'incidente probatorio in corso: in queste prime analisi è stato trovato in gran parte il DNA di Chiara Poggi e l’unico profilo genetico maschile rilevato è stato quello di Alberto Stasi. Il suo DNA sarebbe stato trovato sulla cannuccia dell'Estathé e in nessun altro oggetto.

Non è un caso: l'unico condannato per l'omicidio si trovava – come lui fin da subito dichiarato – nella villetta di Garlasco la sera prima il delitto e potrebbe aver consumato l'Estathé. Sarebbe invece tutto da accertare se quell'Estathé sia stato consumato la mattina dell'omicidio. Ma qual è ora la novità quindi su questi reperti?

Garlasco, le novità sui reperti: le possibili impronte

Come spiegano fonti di Fanpage.it, da una prima ispezione con le luci forensi sembra che ci sia la percezione di qualche linea papillare. Da qui gli inquirenti hanno chiesto ulteriori accertamenti per cercare di risalire a possibili impronte. Sarebbe la prima volta che si procederà con questo tipo di analisi su questi reperti. Domani quindi il gip esporrà il lavoro che bisognerà svolgere e incaricherà il perito super partes, mentre consulenti e avvocati di parte potranno fare le loro considerazioni.

Per il momento sembrerebbe che non si procederà con un incidente probatorio sull'impronta 33 (quella che recentemente è stato attribuito all'attuale indagato Andrea Sempio) richiesto dagli avvocati della famiglia Poggi. Il pubblico ministero si era opposto e domani a riguardo non dovrebbero arrivare sorprese neanche dal giudice per le indagini preliminari. Ma non è detto che in futuro questa impronta non sia al centro di altri accertamenti: ad oggi i consulenti dei magistrati hanno accertato che non c'è sangue su questa impronta confermando cosa che era già emersa nelle analisi del Ris poco dopo il delitto.

Bisognerà quindi attendere ancora per capire che futuro avrà questa impronta nelle indagini dei carabinieri di Milano e dei pm di Pavia. Certo è che datare questa impronta risulterà veramente difficile: come sarà possibile – essendo priva di sangue – accertare che questa traccia sia stata lasciata dall'indagato sulla parete destra delle scale dove è stato trovato il cadavere della vittima prima o durante l'omicidio? Intanto le indagini vanno avanti e con loro anche tutti gli esami dei periti nei vari incidenti probatori.

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