Garlasco, occhi puntati sulle 4 telefonate anonime a Chiara Poggi e sui messaggi tra Sempio e gli amici

Non si fermano le indagini sul delitto di Garlasco, in cui morì Chiara Poggi il 13 agosto di 18 anni fa. Nel nuovo filone risulta indagato per concorso in omicidio Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, mentre l'unico condannato in via definitiva resta Alberto Stasi, all'epoca fidanzato della 26enne, a 16 anni di carcere. L'attenzione degli inquirenti, come riportano Il Corriere della Sera e Il Messaggero, è tutta puntata sui tabulati telefonici della vittima e su quelli di Sempio e degli amici.
In particolare, gli occhi sarebbero puntati su quattro telefonate anonime ricevute proprio da Chiara Poggi il giorno del delitto. Secondo gli inquirenti dell’epoca e del giudice che per la prima volta lo assolse, erano di Stasi perché chiamava da casa con modalità sconosciuto: le chiamate erano delle 11.37, 12.46, 13.26 e 13.30 del 13 agosto del 2007 e fu fatta un'analisi "probabilistica" sulla frequenza con cui utenze anonime avevano contatto o erano state contattate da Chiara Poggi nei sei mesi precedenti all'omicidio. Erano state, quindi, estratte 40 utenze "rispetto alle quali la funzionalità di disabilitazione permanente della visualizzazione del numero chiamante è risultata presente solo per l'utenza fissa relativa all'abitazione di Stasi Alberto e per l'utenza fissa relativa ad un'agenzia di viaggi che però risultava non operativa il giorno 13 agosto 2007 a causa della chiusura estiva".
Sull'utenza di via Pascoli sarebbe arrivata anche un'altra chiamata, con risposta, ma quando la ragazza era già morta, alle 13.27 dall’utenza di casa Stasi. Chi rispose? Si ricordi che secondo la Cassazione l'ora del decesso della ragazza si colloca tra 9.12 e le 9.35 del 13 agosto 2007. Anche sul Nokia della vittima vennero registrate due chiamate, alle 9.44 e alle 10.17, da parte dai tecnici informatici Roberto Porta e Daniele Occhetti nella perizia disposta dal giudice Stefano Vitelli nel primo processo: erano sempre di Stasi che – spiegò – le fece per augurare il buongiorno alla fidanzata. Lei non rispose.
All'esame degli inquirenti ci sarebbero anche i tabulati dell'indagato Andrea Sempio, e in particolare l'attenzione sarebbero concentrata su alcuni messaggi che all'epoca quest'ultimo scambiò con gli amici Roberto Freddi e Mattia Capra sempre il giorno del delitto. Nessuno nei verbali ne ha mai fatto cenno, ma il traffico della "cella" di Garlasco li conferma. I loro tabulati, come quelli di Marco Poggi, il fratello della vittima, non vennero però acquisiti.
Tuttavia, come riportano oggi le agenzie di stampa, ci sarebbe una incongruenza tra la versione resa a verbale, nel 2008, da Andrea Sempio e i dati dei tabulati telefonici su cui la Procura di Pavia sta facendo accertamenti. Il ragazzo, all'epoca 20enne, raccontò che quel pomeriggio del 13 agosto, quando seppe che era morta la sorella di Marco, telefonò ai suoi due amici, Roberto Freddi e Mattia Capra, "rendendoli edotti del fatto". Due chiamate di cui, però, da quanto risulta dalle analisi di investigatori e inquirenti, non ci sarebbe traccia nei tabulati relativi a quel giorno.
Telefonate presenti ma anche assenti dai tabulati, tra cui quella che Stefania Cappa, la cugina di Chiara, mise a verbale di avere effettuato il 12 agosto verso il fisso dei Poggi, ma che non risulterebbe. "L’ho sentita l’ultima volta domenica 12, non mi ricordo a quale ora. La chiamai, mi ricordo, dal telefono della mia abitazione. Ma non ne sono sicura. Ritengo comunque di averla sentita per chiederle di passare presso la Croce Garlaschese dove avrei svolto il mio turno di volontariato dalle 15 alle 19.30", disse la cugina.