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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, l’ex maresciallo Spoto: “Sempio? Gli ho solo consegnato un atto, non c’è stato niente di nascosto”

L’ex maresciallo dei carabinieri Giuseppe Spoto in esclusiva a Quarto Grado: “Sempio? Gli ho consegnato una copia dell’atto, che lui ha letto dall’inizio alla fine. Poi gli ho spiegato anche la questione della rinuncia ai termini. Non abbiamo parlato d’altro”.
A cura di Ida Artiaco
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"Gli ho consegnato una copia dell’atto, che lui ha letto dall’inizio alla fine. Poi gli ho spiegato anche la questione della rinuncia ai termini. Infatti, nella notifica lui ha scritto per rinuncia ai termini. E poi sono rimasto lì, ma essenzialmente abbiamo parlato dell’atto, non abbiamo parlato di altro".

A parlare è Giuseppe Spoto, l’ex maresciallo dei carabinieri, che nelle scorse settimane ha subito la perquisizione della sua abitazione, in relazione all’inchiesta contro l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti per corruzioni in atti giudiziari nell'ambito delle indagini del 2017 sul delitto di GarlascoL'ex miliare, che non è indagato, è stato intervistato in esclusiva dalla trasmissione di Rete 4 Quarto Grado.

Le parole di Spoto si riferiscono a quanto successo l'8 febbraio 2017, quando ha consegnato la notifica di un atto ad Andrea Sempio, oggi indagato (di nuovo) per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Un incontro, quello del 2017, durato 40 minuti: "Aspettavo che il mio collega da fuori mi mandasse la chat che mi dicesse che aveva finito l’installazione della microspia. Quindi ho spiegato proprio nei dettagli l’invito a comparire e tutte le questioni tecniche che sono riportate nella prima pagina dell’atto. Probabilmente ho fatto un errore nell’orario della notifica, ho scritto 17.45 e non 16.45, se lei ha visto gli atti. L’installazione è avvenuta alle 16.47. Quindi possiamo dire che dalle 16.47 in poi probabilmente sono uscito dal centro commerciale", ha spiegato l'ex maresciallo.

Proprio in relazione alla cimice, Spoto specifica che "è stata installata alle 16.47. Quella dell’1.35 è una prova tecnica che il tecnico ha fatto sul suo veicolo. Ha provato la cimice tecnica a Milano sul suo veicolo. Io non ci trovo niente di strano, francamente".

Infine, sul suo report sui tabulati telefonici di Sempio già nel gennaio 2017, in cui tra le chiamate che ha annotato non ci sono quelle tra Sempio e il suo capo, l’allora responsabile della Polizia Giudiziaria di Pavia, Silvio Sapone, precisa: "Erano chiamate che il mio comandante aveva fatto a Sempio. Io le ho interpretate per ragioni di servizio, quindi non ho ritenuto opportuno riportarle. Allegata a quella nota però ci sono tutti i tabulati, per cui non c’era niente di misterioso o nascosto".

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