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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, la perizia conferma: “Il Dna sotto le unghie di Chiara è compatibile con la linea paterna di Sempio”

La perizia depositata ieri della biologa genetista Denise Albani alla giudice Daniela Garlaschelli conferma: “Il Dna sotto le unghie di Chiara Poggi è compatibile con la linea paterna di Andrea Sempio. Ma risultato non affidabile”.
A cura di Ida Artiaco
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"Il Dna sotto le unghie di Chiara Poggi è compatibile con la linea paterna di Andrea Sempio". È quanto si legge nella perizia depositata ieri della biologa genetista Denise Albani alla giudice Daniela Garlaschelli nell'ambito dell'incidente probatorio disposto nella nuova indagine sul delitto di Garlasco, in cui è indagato per concorso proprio Andrea Sempio.

"Questo perito – si legge nel documento di 90 pagine pubblicato in piccola parte e in esclusiva dal Tg1 sui propri canali social – ritiene che una corretta valutazione degli esiti dei calcoli biostatistici in parola con supporto moderatamente forte/forte e moderato circa la contribuzione di Sempio Andrea (e di tutti i soggetti imparentati con lo stesso per via patrilineare) alle tracce Y428 – MDXS e Y429 – MSX1 debba necessariamente tenere conto di tutte le proprietà intrinseche che caratterizzano gli aplotipi oggetto di comparazione". Infine, "l'analisi del cromosoma Y non consente di addivenire a un esito di identificazione di un singolo soggetto, anche qualora i risultati siano completi, consolidati e attribuibili a una singola fonte".

La genetista parla di aplotipo "misti parziali, per i quali non è possibile stabilire con rigore scientifico se provengano da fonti del Dna depositate sotto o sopra le unghie della vittima (e, nell'ambito della stessa mano, da quale dito provengano); quali siano state le modalità di deposizione del materiale biologico originario; perché ciò si sia verificato (per contaminazione, per trasferimento avventizio diretto o mediato); quando sia avvenuta la deposizione del materiale biologico". Insomma, è la conclusione, "non è stato possibile giungere a un risultato che fosse certamente affidabile".

Il documento in questione che arriva a 6 mesi dall'inizio dell'incidente probatorio e riporta gli esiti delle analisi condotte nei mesi scorsi, tra cui per l'appunto quella cardine che riguarda il materiale genetico repertato sulle unghie della 26enne uccisa il 13 agosto 2007, nella villetta di famiglia in via Pascoli. Già nei giorni scorsi erano state diffuse delle anticipazioni del risultato dell'esame sulle unghie, da cui sarebbe è che il materiale biologico sulle unghie della vittima sarebbe altamente compatibile con quello di Sempio.

"Non si può dire che sia riconducibile al giorno dell'omicidio, si tratta di artefatti. È una prova inutile", ha commentato Liborio Cataliotti, legale di Andrea Sempio insieme ad Angela Taccia, a caldo dopo aver visionato e ritirato il documento. "Se la si vuole vedere come una prova serve un grande esercizio di fantasia", ha aggiunto.

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