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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, la mamma di Sempio: “Mio figlio non ha ucciso Chiara Poggi. Lo scontrino? Non andai io a Vigevano”

Daniela Ferrari, mamma di Andrea Sempio, in una intervista esclusiva a Morning News: “Mio figlio non può aver lasciato impronte di sangue a casa dei Poggi perché non è andato lì ad ammazzare Chiara. Lo scontrino? L’ho preso io, l’ho messo in una busta di plastica e l’ho messo in un cassetto”.
A cura di Ida Artiaco
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"Una cosa sicura è che mio figlio non può aver lasciato impronte di sangue a casa dei Poggi perché non è andato lì ad ammazzare Chiara". È questo un passaggio dell'intervista andata in onda questa mattina su Canale 5 nel corso della trasmissione Morning News a Daniela Ferrari, la mamma di Andrea Sempio. L'uomo, oggi 37 anni, è indagato per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto del 2007, con terzi o con Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per il delitto.

La donna ha risposto ad alcune domande del giornalista Mediaset: "Stavo guardando la tv, sono uscita di casa e sono venuta qui perché sono stufa di dover sentire tante cose non vere dette dai giornali senza che vengano fatte diverse verifiche", ha detto la donna. Un altro passaggio importante dell'intervista riguarda il famoso scontrino del parcheggio di Vigevano, che attesterebbe la presenza di Sempio a Vigevano la mattina del delitto.

"Questa cosa l'ho già raccontata diverse volte, due volte ai carabinieri. Io sono uscita di casa perché dovevo andare a Gambolò in un negozio, che era chiuso, per far fare dei telecomandi. Sono tornata a casa alle 10 meno 10 e questo l'ho raccontato perché quando sono entrata ho guardato l’orologio in cucina. Mio figlio, che era in casa, ha preso le chiavi della macchina, è uscito ed è andato a Vigevano. Io a Vigevano non ci sono mai andata, non ho fatto nessuno scontrino, non ho mai dato nessuno scontrino a mio figlio, se l'è fatto lui. Tutto il resto sono solo delle grandissime bufale", ha raccontato la donna.

Sul perché questo scontrino sia stato conservato per un anno ha detto: "Lo scontrino l'ha trovato mio marito e, come abbiamo già detto, ho deciso di tenerlo io perché negli anni '86-87 ho lavorato in un carcere di massima sicurezza come vigilatrice penitenziaria e le detenute, quando ti parlavano dei loro guai giudiziari, dicevano di pararsi il fondoschiena qualunque cosa succeda. Ammazzano un'amica di mio figlio a Garlasco, io trovo uno scontrino che dice che mio figlio, che ha 19 anni e che frequenta quella casa, si trova a Vigevano. La cosa più ovvia che mi è venuta in mente, magari anche sbagliando, è stata quella di conservare lo scontrino: l'ho preso io, l'ho messo in una busta di plastica e l'ho messo in un cassetto".

E ancora, a chi ha sollevato dubbi sul suo comportamento durante l’interrogatorio, quando si è avvalsa della facoltà di non rispondere per poi accusare un malore, Ferrari ha replicato: "Io sono in cura dal neurologo per una depressione dal 2017. Succede che vado lì dai carabinieri. Arrivo e c'è una folla di giornalisti che ti saltano addosso. Ho preso una botta contro una transenna di ferro e quindi mi faceva male lo stomaco. Sono entrata. Gli avvocati mi dicono di avvalermi della facoltà di non rispondere ed è quello che faccio. Dopodiché, è logico che se vanno avanti a farmi domande, posso andare nel panico. Che poi, non ho avuto un attacco di panico, ho avuto dei capogiri e non mi sentivo bene, ma non sono svenuta come è stato scritto sui giornali".

Infine, rispetto alle indagini in corso, la mamma di Sempio ha concluso: "Sono convinta che Andrea mi abbia raccontato la verità e nè io nè mio marito stiamo cercando di fare alibi per lui, abbiamo sempre detto la verità. Io mi auguro che questa nuova indagine serva a tirar fuori, definitivamente mio figlio da questa storia. Comunque ne uscirà, mio figlio un'immagine sporca addosso se la terrà sempre perché gli imbecilli che continueranno a credere che sia colpevole ci saranno sempre. Andrea è innocente, non so più come dirlo, non è mai entrato ad ammazzare Chiara Poggi".

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