Garlasco, la foto del biglietto sequestrato a casa Sempio in cui si parla di Venditti: cos’altro c’è scritto

L'appunto integrale scritto a penna da Giuseppe Sempio, padre di Andrea, attualmente indagato per omicidio in concorso nel nuovo filone d'indagine sul delitto di Garlasco, è stato mostrato in esclusiva durante l'edizione serale del Tg1. Sul biglietto si legge la frase: "Venditti GIP archivia x 20/30 euro".
Il "pizzino" è stato sequestrato lo scorso maggio ed è al centro del nuovo fascicolo d'indagine per corruzione in atti giudiziari aperto dalla Procura di Brescia. Al momento l'unico indagato è l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti.
Oltre alla frase su Venditti, nell'appunto si legge una domanda, "Cosa succede?", e poi un'altra frase: "Se i Giarda presentano un'istanza di revisione a Brescia fatta bene". E poi ancora, in un riquadro: "Pensiero del papà", seguito da una frase in cui sei leggono alcune parole: "il soggetto", "legge italiana", "Sempio Andrea", "non è stato seguito dall'investigatore".
Non è chiaro se anche su queste frasi contenute nel biglietto stiano lavorando gli investigatori. Sicuramente, sotto la lente degli inquirenti al momento ci sono i movimenti bancari di otto anni fa dei genitori di Sempio e i contatti, definiti "opachi" dagli inquirenti, tra i familiari dell'amico di Marco Poggi e due Carabinieri.
Così come alcune intercettazioni dei dialoghi della famiglia Sempio che non sarebbero stati trascritti integralmente. L'appunto risalirebbe al febbraio 2017, prima che l'amico del fratello di Chiara Poggi ricevesse la convocazione per l'interrogatorio.
Secondo le Procure di Pavia e Brescia, il ragazzo sarebbe stato informato in anticipo delle domande che gli sarebbero state rivolte. E gli sarebbero stati rilevati alcuni elementi contenuti nell‘esposto presentato dalla madre di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio della fidanzata, trovata morta nell'agosto 2007.
Come ricorda il Tg1 nel servizio in cui è stato mostrato l'appunto, proprio quell'esposto aveva portato ad aprire la prima inchiesta a carico di Sempio che venne rapidamente archiviata dall'ex procuratore Venditti.