Garlasco e l’indagine su Sempio, Venditti valuta di denunciare pm di Pavia: “Per Cassazione un solo assassino”

Sul caso Garlasco “ad ogni costo vogliono andare in giro a sbandierare l’innocenza di un assassino senza però prima revocare la sentenza della Cassazione che lo ha dichiarato assassino”, non usa mezzi termini l'avvocato Domenico Aiello, legale dell’ex procuratore aggiunto Mario Venditti annunciando che il suo assistito sta valutando se denunciare i pm di Pavia che lo hanno indagato per presunta corruzione per la vecchia archiviazione di Andrea Sempio nella prima indagine a carico del giovane, ora accusato sempre a Pavia dell’omicidio di Chiara Poggi.
"Venditti strumentale alla rivisitazione di Garlasco"
“Qui è tutto geneticamente modificato perché si sa il risultato che si vuole avere ma non si riesce capire come ottenerlo. Uno sa che deve revocare una determinata sentenza e ha fatto tutti i tentativi in conformità alle regole del codice di procedura penale, non ci è riuscito e ora vuole arrivare allo stesso obiettivo attraverso altri strumenti” ha dichiarato oggi in conferenza stampa il legale dell'ex magistrato in pensione, facendo il punto della posizione difensiva del suo assistito dopo il secondo annullamento del decreto di perquisizione e sequestro a carico dell’indagato nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto Sistema Pavia.
“Il mio compito è evitare che il mio assistito ci rimetta la pelle su questo percorso molto singolare” ha aggiunto l’avvocato, ribadendo: “C’è un procuratore che dopo 40 anni si vede al centro di una storia strumentale alla rivisitazione di Garlasco perché altrimenti era felicemente in pensione a fare altro. Il mio assistito sta decidendo cosa fare al riguardo”.

"La Cassazione ha stabilito che Stasi è l'autore e non lo scopritore del delitto di Chiara"
“Non c'è dubbio che sia una rappresentazione falsa il poter iscrivere qualcuno in concorso con qualcun altro per un omicidio mentre la Cassazione ha dichiarato che esiste un solo assassino e un autore del reato sulla scena del crimine” ha spiegato poi Aiello riferendosi all’unico condannato in via definiva per l’omicidio di Garlasco, Alberto Stasi. "La Cassazione ha emesso una sentenza con sintassi evocativa: Stasi è l'autore e non lo scopritore del delitto di Chiara. Se si vuole cercare un concorrente nel reato, si deve prima revocare il giudicato, almeno nella parte in cui parla di un solo autore" ha aggiunto.
"Serve revisione non altra inchiesta per omicidio”
“Io non sono assolutamente contrario alla correzione dell’errore giudiziario nell’ipotesi in cui qualcuno riesce a documentare che ci sia stato un errore giudiziario” ma “si deve fare attraverso i mezzi di impugnazione previsti dal codice di procedura penale, in questo caso la Revisione. Avviassero un procedimento di revisione e in quel caso è loro diritto avere un procedimento di revisione regolarmente istruito” ha ribadito il legale di Venditti riferendosi ai pm di Pavia.
A chi gli chiedeva del fatto che anche lo stesso Venditti aveva però indagato su Andrea Sempio nel 2017, Aiello ha ricordato le differenze e tra i due procedimenti. “La differenza tra quanto è stato fatto da Venditti quando ha iscritto Esempio nel registro degli indagati e quello che è stato fatto mesi fa a Pavia è che nella prima ipotesi a Venditti arrivò proprio un trasferimento atti dalla Procura generale di Milano che dava atto che era pendente una istanza di revisione. Nel nostro caso non è pendete nessuna istanza di revisione”.
“Bisogna procedere come sono state fatte tutte le revisioni, in questo caso ci sono state e sono state dichiarate una inammissibile e l’altra addirittura con una formula di ‘non doversi procedere’ perché mancava proprio l’istanza” ha elencato il legale, ricordando che “Una delle tante singolarità è che proprio Venditti è stato tratto in inganno perché qualcuno gli ha detto muoviti perché c’è un provvedimento di revisione pendente ma il procedimento non si è mai incardinato”.
“Pavia per procedere dovrebbe aspettare che o la Procura generale di Milano o la difesa depositino un’istanza di revisione motivata” ma “In questo frangente Pavia non si è posta nemmeno il problema di verificare se c’è un procedimento di revisione pendente e anche questo è singolare. Si dà la possibilità di investire risorse dello Stato e utilizzare polizia giudiziaria e strumenti di giustizia alla ricerca di un interesse privato alla revisione di un processo” ha concluso l’avvocato di Venditti.