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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco e il giallo dell’intonaco scomparso sull’impronta 33 associata ad Andrea Sempio: cosa si sa veramente

Nelle ultime ore ci si sta chiedendo se c’è ancora l’intonaco dell’impronta 33 trovata vicino al cadavere di Chiara Poggi e attribuita solo da un’ultimissima perizia ad Andrea Sempio (l’attuale indagato). Ma la vera domanda è: l’intonaco dell’impronta – anche se non scomparso – potrà essere utilizzabile per nuove analisi?
A cura di Giorgia Venturini
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C'è ancora l'intonaco dell'impronta 33 trovata vicino al cadavere di Chiara Poggi e attribuita solo da un'ultimissima perizia ad Andrea Sempio (l'attuale indagato)? A confermare o meno la sua esistenza a distanza di 18 anni può essere solo il Ris di Parma perché è lì che sarebbe stato conservato il reperto. Ma da lì non sta uscendo nulla. Su quell'ipotetico intonaco ancora esistente o andato distrutto si possono fare solo dei ragionamenti, come confermano a Fanpage.it da fonti attendibili.

Dobbiamo riavvolgere il nastro e tornare al 2007, all'anno del delitto di Chiara Poggi: cosa si sa su quell'impronta 33 trovata sulla parete destra delle scale sulle quali c'era il cadavere della vittima?

Poche ore dopo l'omicidio – il cui unico condannato è Alberto Stasi con una sentenza in via definitiva – i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche entrarono nella villetta di Garlasco per tutti gli accertamenti del caso. Solo nell'ultima perquisizione sulla scena del crimine il Ris venne accompagnato durante il sopralluogo dai consulenti di parte nominati dalla difesa di Alberto Stasi e della famiglia Poggi. Durante i rilievi i carabinieri repertarono tutte le tracce e impronte che trovarono in casa. Stando a quanto riferito da fonti di Fanpage.it, l'impronta 33 sarebbe stata l'unica a essere prelevata con l'intonaco perché molto probabilmente necessitava di analisi. Quindi quali accertamenti vennero fatti su questa impronta?

Chiara Poggi
Chiara Poggi

Secondo un'altra fonte di Fanpage.it, nel 2007 sull'impronta 33 (ricordiamo non insanguinata) venne cercato un qualsiasi materiale genetico. Le analisi di allora ottennero un risultato negativo: ovvero non venne trovato né il dna di Chiara Poggi (motivo per cui l'impronta è stata giudicata non insanguinata) né il dna di qualsiasi altra persona. Ecco quindi che su questa impronta sono già stati fatti gli accertamenti genetici che ora vengono nuovamente richiesti. Ma sarà possibile?

Sempre secondo fonti di Fanpage.it, quando si fanno analisi del genere su un reperto questo poi viene distrutto negli accertamenti oppure non è più utilizzabile. Come è stato per le unghie di Chiara Poggi: dopo la perizia del 2014 infatti non possono essere più utilizzate per nuove analisi dirette. Per questo i successivi accertamenti fatti sulla perizia si basarono solo sulla rivalutazione dei risultati ottenuti.

Da qui bisogna fare lo stesso ragionamento sull'intonaco della parete della villetta dei Poggi su cui è stata prelevata l'impronta 33. Quando si legge che è sparita è perché in realtà non può essere più utilizzata di nuovo? Secondo fonti Fanpage.it, il reperto potrebbe essere andato distrutto nell'analisi scientifica a meno che non sia stato utilizzato tutto. Al momento però prove a riguardo non ce ne sono.

Certo è che nel 2022 (l'anno prima dell'avvio del nuovo filone di indagini che ha portato a iscrivere di nuovo Andrea Sempio nel registro degli indagati) venne emesso l'ordine di distruzione dei reperti del caso Garlasco. Non si sa però se il Ris di Parma abbia veramente distrutto tutto quello che loro sequestrarono da Garlasco i giorni successivi al 13 agosto del 2007.

Così come è certo che solo in una perizia delle ultime settimane quell'impronta 33 venne associata ad Andrea Sempio: non venne analizzato nessun dna ma vennero confrontate le foto di quell'impronta con le impronte prelevate ultimamente dall'indagato. La sua difesa sostiene che l'impronta non dimostrerebbe nulla perché lui – essendo amico del fratello della vittima – frequentava la villetta dei Poggi. Su quella stessa parete inoltre vennero trovate anche l'impronta di Marco Poggi appunto e di alcuni carabinieri che entrarono in casa dopo il delitto. Sarà inoltre difficile, se non impossibile, datare quell'impronta a prima o durante o dopo l'omicidio. Per gli investigatori quell'impronta però resta importante per le indagini.

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