Garlasco, cos’è l’indagine biostatistica che sarà eseguita sul Dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi

Sono stati concessi altri 70 giorni di proroga dalla giudice per le indagini preliminari di Pavia, Daniela Garlaschelli, per l'incidente probatorio disposto nella nuova indagine sul delitto di Garlasco.
Durante questi giorni il perito Denise Albani svolgerà un'indagine biostatica di un aplotipo Y, un segmento di cromosoma eventualmente idoneo a individuare la discendenza in linea paterna, definito "parziale, misto, non consolidato" e rintracciato sulle unghie di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta il 13 agosto 2007.
Lo hanno riferito alcuni consulenti in merito all'analisi attesa a breve, che sarebbe una delle più importante tra quelle programmate nell'accertamento irripetibile.
Le unghie di Chiara Poggi già analizzate nel 2014
I margini ungueali della vittima erano già stati analizzati nel 2014. La perizia era stata affidata al professor Francesco De Stefano dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano nel processo che ha aperto la strada alla condanna definitiva di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara, a 16 anni di carcere.
I margini delle unghie della 26enne, che erano stati repertati 7 anni prima durante l'autopsia, vennero ‘sciolti' con particolari reagenti. Il risultato di tale operazione furono tre provette contenenti materiale biologico che venne esaurito nelle tre estrazioni effettuate, ognuna delle quali restituì un profilo maschile ma differente, non ripetitivo.
Per questo, come ha messo a verbale la genetista Albani durante l'udienza di venerdì 26 settembre per la proroga dell'incidente probatorio, si tratta di un dato non consolidato, misto (sono infatti sovrapponibili più Dna, compreso quello di Chiara) e incompleto perché il materiale su cui si era lavorato era degradato al punto da non consentire un risultato certo.
In questo quadro, la parte più rappresentativa di tale materiale biologico che riguarda "Ignoto 1", quella che per i consulenti della Procura pavese apparterrebbe ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima indagato per omicidio in concorso, verrà sottoposta a un confronto biostatistico grazie a un software di ultima generazione.
Che cos'è l'indagine biostatistica di un aplotipo Y richiesta nelle indagini di Garlasco
Un’indagine biostatistica di un aplotipo Y consiste nell’analisi statistica dei dati genetici relativi al cromosoma Y, in particolare di aplotipi, insieme di geni o marcatori genetici presenti su un singolo cromosoma e che vengono ereditati insieme come un blocco. Si tratta, in pratica, della combinazione specifica di alleli che un individuo riceve da un solo genitore.
Un aplotipo Y è quindi un insieme di varianti genetiche sul cromosoma Y che viene ereditato solo per via paterna. Poiché il cromosoma Y non si ricombina (a eccezione delle regioni pseudoautosomiche), il Dna resta quasi invariato lungo le generazioni maschili, a parte mutazioni casuali.
In genetica forense il confronto di aplotipi Y serve, per esempio, a stabilire se due individui maschi hanno un antenato paterno in comune. L'esito di tale attività sarà fondamentale per cercare di mettere un punto nell'inchiesta.
La difesa dell'ex procuratore Venditti ricorrerà al Riesame
Intanto, prosegue anche il filone d'inchiesta relativo all'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. La difesa ha annunciato che impugnerà il provvedimento di perquisizione e sequestro eseguito venerdì scorso nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Brescia che ipotizza nei confronti del magistrato ora in pensione il reato di corruzione in atti giudiziari.
Secondo l'accusa, Venditti avrebbe ricevuto 20/30 mila euro per scagionare Sempio, oggi indagato, ma la cui posizione era stata archiviata due volte negli anni scorsi.
L'avvocato Domenico Aiello, che assiste Venditti, sta preparando il ricorso al Riesame contro il decreto. Venditti si è dichiarato innocente, affermando di non avere mai preso denaro in tutta la sua carriera.