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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, cosa succederà nella nuova udienza di oggi e perché verrà chiesta la proroga dell’incidente probatorio

In Tribunale a Pavia oggi 26 settembre si terrà una nuova udienza sul delitto di Garlasco. Davanti al giudice per le indagini preliminari verrà chiesta la proroga dell’incidente probatorio perché i periti hanno bisogno di altro tempo.
A cura di Giorgia Venturini
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Oggi si torna in Tribunale a Pavia per una nuova udienza sul delitto di Garlasco. Davanti al giudice per le indagini preliminari verrà chiesta la proroga dell'incidente probatorio. I periti incaricati dal giudice per le indagini preliminari infatti non riusciranno a finire i loro accertamenti in tempo per l'udienza – nella quale esporranno i loro esiti – fissata in un primo momento per il 24 ottobre. Ecco quindi la richiesta di altro tempo. Cosa manca? Semplicemente l'esame più importante per il quale soprattutto è stato necessario attivare l'incidente probatorio: quello sulle unghie di Chiara Poggi.

Le analisi sulle unghie sono state fatte durante la perizia del 2014 tenuta dal professore Francesco De Stefano. Dagli accertamenti non venne trovato un DNA completo e chiaro da attribuire a qualcuno. Due anni dopo i genetisti della difesa di Alberto Stasi – unico condannato in via definitiva per omicidio – attribuirono quel poco materiale genetico all'attuale indagato Andrea Sempio. Così fece anche recentemente il genetista della Procura di Pavia. Ora però l'ultima parola è dei periti incaricati dal gip: spetterà loro confermare la tesi di De Stefano o quella dei consulenti di Stasi e Procura.

Certo è che però si tratterà di una rivalutazione dei dati, come è successo in ogni caso dopo la perizia del 2014. Perché durante le analisi del professore vennero consumate tutte le unghie di Chiara Poggi: fu necessario scioglierle e quindi è impossibile fare nuove analisi. Solo rivalutazioni dei dati dunque. Cosa che non è stata ancora fatta nell'incidente probatorio.

Secondo la perizia del 2014, la piccola porzione di materiale genetico trovato sulle unghie di Chiara Poggi sarebbe una "contaminazione da contatto" con un oggetto all'interno della villetta di Garlasco su cui erano presenti tracce di DNA di altre persone. La contaminazione però potrebbe arrivare anche da oggetti non sterilizzati e puliti durante l'autopsia.

A breve intanto si dovrà procedere anche ad analizzare le impronte trovare sulle spazzatura della villetta di Garlasco il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi. Il genetista della famiglia Poggi, Marzio Capra, aveva spiegato a Fanpage.it dopo l'ultimo appuntamento dell'incidente probatorio che: "Non sappiamo ancora se le impronte trovate abbiano abbastanza punti caratteristici per essere comparate. Sono state evidenziate determinate impronte, nei prossimi giorni verranno fotografate e se ci sono abbastanza punti caratteristici verrano confrontate".

Al momento si sa solo che sono state trovate otto impronte: sei sul sacchetto dei cereali con cui Chiara Poggi ha fatto colazione e due su quello della spazzatura. Nessuna sull'Estathe né sulla confezione di biscotti. I giorni prima invece sulle confezioni di Frutto e di Estathé nelle settimane scorse era stato trovato solo il materiale genetico di Chiara Poggi ed Alberto Stasi. Di chi saranno ora questa impronte? Per scoprirlo nell'udienza di oggi 26 settembre c'è la possibilità che verrà nominato un altro perito dattiloscopista in grado di analizzare nel dettaglio queste nuove tracce trovate nella spazzatura, che prima di questo ultimo filone di indagine non era mai stata analizzata.

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