Garlasco, cosa farà il consulente tecnico sui pc di Venditti: “Si cercano conversazioni dell’ultimo anno”

La Procura di Brescia ha nominato un consulente tecnico per procedere all'estrazione della copia forense sui cellulari, tablet, pc e varie chiavette sequestrate a Mario Venditti, l'ex pm di Pavia indagato per corruzioni in atti d'ufficio per aver ricevuto secondo gli inquirenti soldi dalla famiglia Sempio per chiedere l'archiviazione (poi ottenuta) delle indagini del 2017 su Andrea Sempio. Allora come oggi era indagato per omicidio di Chiara Poggi in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, l'unico condannato in via definitiva per il delitto.
La Procura pensa di trovare nei messaggi vecchi e recenti, cancellati e no, le prove della corruzione. Per cercarle è stato affidato l'incarico al dottore Matteo Ghigo con la possibilità alla difesa, come previsto per legge, di nominare i propri consulenti. Al momento in mano ai tecnici ci sono i dispositivi sequestrati per la seconda volta (dopo una prima revoca del Tribunale del riesame) all'ex procuratore capo di Pavia e ai due carabinieri nel 2016-2017 in servizio alla polizia giudiziaria a carico dalla Procura Giuseppe Spoto e Silvio Sapone (i due non risultano indagati). Da ieri invece è iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di corruzione Giuseppe Sempio, il padre di Andrea.
Nell'ultimo decreto di sequestro presentato dalla Procura nei confronti di Venditti, si legge che nei dispositivi ci sono "sicuramente contenuti elementi utile alla prova del reato per cui si indaga". Ma dove hanno dato ordine di cercare gli inquirenti?
Come si stanno svolgendo le indagini su Mario Venditti
Si sta spulciando qualsiasi documentazione e dati di tipo informatico, oltre che qualsiasi comunicazione scambiata tramite e-mail, sms, mms o applicativi di messaggistica istantanea, file di documenti e fotografie presenti sui pc. Si leggerà tutto perché non è possibile – spiega la Procura – individuare chiavi di ricerca per procedere con una selezione mirata. Senza contare che i protagonisti coinvolti (indagati e no), che hanno avuto a che dare con i Sempio nel 2016 e nel 2017, non sono pochi.
Nel mirino però non ci sono solo quei due anni, ma anche tempi più recenti. Anche perché è bene precisare che le ultime indagini sul caso Garlasco sono state rese pubbliche nel marzo di quest'anno quando Andrea Sempio è stato chiamato per sottoporsi al prelievo del DNA. Ma la richiesta di riapertura delle indagini è del febbraio 2024 con nuove consulenze sempre legate alle rivalutazioni della perizia sulle unghie di Chiara Poggi. In un primo momento tutto era stato rigettato dal giudice per le indagini preliminari. A maggio 2024 però è stato impugnato il decreto di rigetto e la Corte di Cassazione si è pronunciata nel settembre 2024.
A questo punto nel gennaio 2025 il gip ha autorizzato la riapertura ed è ripartito tutto. Ecco quindi che gli inquirenti puntano anche sulle comunicazioni recenti: "La più che verosimile presenza di contatti e conversazioni (…) è ulteriormente corroborata dall'imponente eco mediatico che la vicenda ha avuto nell'ultimo anno e mezzo, elemento che supporta l'ipotesi di presenza, all'interno dei dispositivi in sequestro, di nuove conversazioni utili a ricostruire i fatti e le connesse responsabilità". Invece è passato troppo tempo per risalire ai tabulati del traffico telefonico.
Su cosa si basano le ipotesi di corruzione tra Mario Venditti e la famiglia Sempio
Al momento le ipotesi di corruzione tra Mario Venditti e la famiglia Sempio si basano su intercettazioni ambientali dei giorni in cui Andrea Sempio nel 2016 era stato sottoposto a interrogatorio e su una mancanza di trascrizioni di alcuni passaggi di alcune intercettazioni. Il via alle indagini però è scattato dopo che lo scorso 14 maggio in casa dei genitori di Andrea Sempio è stato trovato un biglietto scritto a mano con riportato "Venditti gip archivia x 20. 30. euro" facendo intendere agli investigatori che ci sia stato uno scambio di soldi. Per la difesa di Andrea Sempio però quei soldi erano stati usati per pagare i legali. Si procede con tutti gli accertamenti del caso.
 
  