Garlasco, acquisiti i registri della scuola frequentata da Sempio: si cerca Ignoto 3 anche tra i suoi compagni

Continua la caccia a Ignoto 3 da parte degli inquirenti impegnati nelle nuove indagini sul delitto di Garlasco, dopo che un traccia di Dna maschile è stata trovata nella bocca di Chiara Poggi. Anche se per i consulenti di parte si tratta quasi sicuramente di un caso di contaminazione durante le fasi dell'autopsia, verranno effettuati ulteriori accertamenti per escludere che appartenga al possibile assassino della 26enne o ad un suo complice, dal momento che non appartiene né ad Andrea Sempio, ora indagato per concorso in omicidio, né ad Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva.
Già ieri era emerso che le comparazioni del Dna saranno effettuate su almeno 30 persone, soggetti che hanno avuto accesso diretto alla scena del crimine o al cadavere di Chiara Poggi. Quindi medici legali, tecnici della scientifica, soccorritori e personale che ha partecipato alla riesumazione. L'obiettivo è duplice: escludere ogni contaminazione ambientale e verificare se tra questi individui si nasconde il portatore del profilo genetico sconosciuto, il profilo Y947 caratterizzato da ben 22 marcatori su 26.
Il confronto con i campioni già raccolti, oltre ai nuovi prelievi, potrebbe fornire risposte chiave. E la perita Denise Albani, nominata dalla gip Daniela Garlaschelli, chiederà al medico legale Marco Ballardini anche chiarimenti su come venne effettuato il prelievo orale il 16 agosto 2007, giorno dell'esame autoptico. La genetista ha inviato alle parti una nuova conferma dell’esistenza del profilo su uno dei cinque campioni analizzati. In particolare, il primo, frutto di contaminazione, appartiene al collaboratore del medico legale; il secondo sarebbe misto, cioè in parte sovrapponibile a quello del tecnico e in parte sovrapponibile a quello dello sconosciuto; il terzo e il quarto sono inutilizzabili e il quinto è quello di Ignoto 3.
Non solo. Stando a quanto riportano Il Corriere della Sera e La Stampa, sarebbero anche stati acquisiti registri ed elenchi scolastici della classe di Andrea Sempio che nell’estate del 2007, l'anno dell'omicidio, si era appena diplomato all’Ipsia Calvi di Sannazzaro de’ Burgondi. Ex professori e compagni di classe del 37enne potrebbero sentiti come testimoni nell’inchiesta coordinata dal procuratore Fabio Napoleone alla ricerca di indicazioni utili per ricostruire amicizie e frequentazioni dell’indagato che all'epoca dei fatti aveva 19 anni.