Franca Genovini trovata morta in casa un anno fa, arriva la svolta: indagate due donne per omicidio e rapina

Franca Genovini, 85 anni, era stata trovata morta nella sua casa a Castellina in Chianti, nel Senese, il 7 agosto 2024. Ora a un anno dal decesso è arrivata la svolta nel caso. Due donne sono state indagate per omicidio volontario pluriaggravat0, rapina e autoriciclaggio.
Lo ha reso noto, attraverso un comunicato stampa, il procuratore di Siena Andrea Boni, che ha confermato quanto era stato riportato nelle scorse ore da alcuni articoli. Subito dopo il ritrovamento del corpo era stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio.
Le due donne indagate sarebbero una 36enne del posto, nipote acquisita della vittima, e a una 25enne di Taranto. Durante le indagini sono state fondamentali le immagini delle telecamere di sorveglianza del Comune che hanno permesso di accertare che le donne avevano venduto oggetti in oro appartenenti alla vittima a un compro oro di Poggibonsi.
Lo scorso 3 ottobre la Procura ha quindi ottenuto il sequestro preventivo delle somme incassate dalla vendita dei preziosi, in relazione al reato di autoriciclaggio. Ad aprire nuovi scenari è stata poi l'autopsia: durante l'esame sono emersi sospetti di una morte violenta.
L'autopsia è stata di conseguenza interrotta e il fascicolo aggiornato con l'iscrizione delle due donne per i reati di omicidio e rapina aggravata.
Sono stati disposti sia accertamenti medico-legali a carico delle indagate, sia perquisizioni e sequestri, mentre i Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma hanno effettuato alcune ispezioni nell'abitazione della vittima e sulla sua automobile.
Ulteriori analisi sono state affidate a un tossicologo e a un genetista per chiarire con precisione le cause del decesso. Il 2 ottobre la difesa di una delle due indagate ha richiesto l'incidente probatorio sull'accertamento. L‘istanza è stata accolta dal gip il 9 ottobre.
"Da quella data – ha scritto Boni – è in corso l'incidente probatorio collegiale, caratterizzato da notevoli complessità tecniche, che hanno reso necessario mantenere la salma a disposizione dell'Autorità Giudiziaria fino a oggi".