Famiglia nel bosco, domani il padre starà 2 ore e mezza coi figli. Il sindaco: “È debilitato, stanco e deluso”

Sarà un incontro più lungo del solito quello domani, nel giorno di Natale, ma ancora dentro un percorso segnato dall’attesa. Nathan Trevallion potrà trascorrere alcune ore insieme alla moglie Catherine Birmingham e ai tre figli nella casa famiglia che ospita i bambini dopo l’allontanamento dall’abitazione nel bosco in cui la famiglia viveva, a Palmoli, nel Chietino. L’ordinanza del Tribunale per i minorenni consente un ricongiungimento limitato ma simbolicamente rilevante: l’incontro è autorizzato dalle 10 alle 12.30 del 25 dicembre.
Una deroga rispetto al regime ordinario delle visite, che attualmente prevede per il padre l’accesso alla struttura due volte a settimana per un’ora. "Ci ho parlato ieri sera e l’ho trovato debilitato, stanco, deluso come è normale che sia", racconta all’Adnkronos il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, sottolineando come l’estensione a due ore e mezzo sia stata concessa esclusivamente per la giornata natalizia.
Sul piano delle decisioni, però, il quadro resta immutato. "Nathan potrà stare il giorno di Natale nella casa famiglia con i tre bambini e la moglie dalle ore 10 alle 12.30. Per il resto non c'è niente da dire, c'è solo da attendere l'esito della consulenza tecnica d'ufficio disposta dal Tribunale per i minorenni", aveva anticipato anche ieri il primo cittadino all’ANSA. Al momento, infatti, non sono previste ulteriori misure operative.
L’attenzione si è ormai spostata interamente sull’accertamento disposto dal giudice: una consulenza tecnica d’ufficio affidata a uno specialista, chiamato a valutare le competenze genitoriali della coppia e le condizioni psicologiche dei minori. "Si chiede a uno specialista di verificare la competenza e la capacità genitoriale di Nathan e Catherine – prosegue Masciulli – oltre allo stato psichico dei bambini. Il consulente dovrà rispondere a tre quesiti, ma anche fare una visita psicologica ai bambini per vedere il loro stato di salute, alla presenza di un consulente di parte. Non sempre, in queste situazioni, si riesce a rispettare i tempi".
Secondo il sindaco, la vicenda ha progressivamente cambiato baricentro. Questioni che avevano animato il dibattito nelle fasi iniziali – dall’ampliamento dell’abitazione ai servizi, fino al progetto scolastico avviato con una maestra di Palmoli – sono finite sullo sfondo. "Adesso il problema si è spostato completamente – aggiunge Masciulli – per cui tutto ciò di cui abbiamo discusso è diventato, non dico irrilevante, ma non essenziale: la casa, la scolarizzazione, la socializzazione. Tutto dipenderà dagli esiti di questa consulenza".
Nel frattempo, la gestione della quotidianità dei bambini spetta al tutore, che dovrà definire anche le modalità dell’istruzione durante questo periodo di transizione. "Il tutore dovrà decidere in questo lasso di tempo – conclude il primo cittadino di Palmoli – come organizzare le attività dei bambini, tra cui l'istruzione". Dalle figure nominate dal Tribunale per i minorenni dell’Aquila, la tutrice e la curatrice, gli avvocati Maria Luisa Palladino e Marika Bolognese, non arrivano per ora commenti ufficiali.
In attesa della perizia, il Natale diventa così una breve parentesi di contatto familiare, sospesa tra un presente regolato da orari e autorizzazioni e un futuro che potrà essere discusso solo dopo la consegna della relazione del consulente.