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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

“Escluso un secondo killer a Garlasco”: le anticipazioni delle analisi del Ris sulle tracce di sangue

Il Ris di Cagliari, che lo scorso 9 giugno era tornato a Garlasco per mappare la villetta in cui si è consumato l’omicidio di Chiara Poggi, ha depositato la sua consulenza. Stando alle prime informazioni non c’è nulla che farebbe pensare a un secondo killer.
A cura di Giorgia Venturini
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È stata depositata la consulenza del Ris di Cagliari che lo scorso 9 giugno era tornato a Garlasco per mappare la villetta in cui si è consumato l'omicidio di Chiara Poggi. Allora la Procura di Pavia aveva spiegato che si stava procedendo con una nuova analisi delle traiettorie delle tracce di sangue che avrebbe potuto confermare o meno la dinamica dell'omicidio. Tecnici e carabinieri quindi avevano fatto un sopralluogo utilizzando "un'apposita strumentazione tecnica", come laser scanner e droni.

Nel linguaggio tecnico l'attività eseguita era la Bloodstain Pattern Analysis (BPA): analizza la forma e la distribuzione delle macchie e schizzi di sangue che permette di ricostruire i crimini e le dinamiche degli omicidi appunto. Ora la relazione dei Ris è pronta ed è stata depositata: è nel fascicolo di indagine e quindi non è stata resa pubblica.

Stando alle prime informazioni per il Ris non c'è nulla che farebbe pensare a un secondo killer. Nulla quindi che potrebbero rientrare nelle indagini sull'attuale indagato Andrea Sempio: gli investigatori a giugno infatti si erano soffermarti sulla parete destra delle scale dove era stato trovato il corpo di Chiara Poggi. Qui era stata trovata l'impronta 33 attribuita solo recentemente a Sempio. In un primo momento sembrava che le indagini della Procura si concentrassero su questa traccia ma a luglio gli inquirenti avevano fatto sapere che "non è possibile procedere ad accertamenti biologici" su questa particolare impronta. Soprattutto perché l'intonaco su cui c'era la traccia 33 era stato già negli anni prelevato e completamenti utilizzato per i precedenti accertamenti. Ora neanche la consulenza del Ris svelerebbe particolari utili alle indagini.

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