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Denise Pipitone, la mamma: “Temiamo l’oblio, la verità fatica ad emergere”

La mamma di Denise Pipitone dopo il rinvio della decisione del Gip sulla richiesta di archiviazione delle indagini: “Vogliamo la verità, quella che per qualche ragione fatica ad emergere”.
A cura di Antonio Palma
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"La verità fa fatica ad emergere e temiamo l'oblio", è l'ennesimo amaro sfogo di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, dove il rinvio dell'attesa decisione del Gip di Marsala sulla nuova richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica sul caso della piccola scomparsa nel settembre di 17 anni fa da Mazara del Vallo. Uno sfogo ancora un volta affidato ai social, al suo profilo facebook  attraverso il quale da anni la donna porta avanti la sua battaglia per chiedere verità e giustizia per la piccola Denise. "Noi vorremmo che si facesse chiarezza su tutta la vicenda che ci coinvolge. Vorremmo che ogni operatore di giustizia intento a lavorare sul nostro caso, non perdi il focus dell'obbiettivo principale, spogliandosi da quello che ricopre la propria veste privata che nulla ha a che fare con la giustizia" scrive Piera Maggio non senza riferimenti a presunte scelte personali sul caso da parte di magistrati e giudici.

"Vogliamo la vera verità, quella che per qualche ragione fatica ad emergere nonostante ci siano elementi importanti e incontrovertibili" ha aggiunto la mamma di Denise Pipitone anche a nome anche del compagno e padre naturale di Denise, Pietro Pulizzi. "Oggi alla luce dei fatti, ci sentiamo di dire che abbiamo paura per quello che potrebbe accadere in futuro al nostro caso, l'oblio totale" ammette ancora Piera Maggio non nascondendo la paura che una decisone favorevole all'archiviazione delle indagini giudiziarie sul caso possa mettere definitivamente fine anche alle speranze di sapere che fine abbia fatto Denise. Per Questo Piera Maggio lancia un nuovo appello affinché nessuno dimentichi Denise al di la della decisione del giudice per le indagini preliminari Sara Quittino chiamata a esprimersi sul caso.

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"Abbiamo bisogno dell'aiuto di persone rispettose, con il senso di coscienza, umanità e giustizia. Denise, non è scomparsa, non è andata via da sola ma è stata vigliaccamente rapita, privata dell'amore della sua famiglia e della sua identità" aggiunge ancora Piera Maggio nel suo messaggio, concludendo: "In uno Stato civile, i colpevoli del rapimento di una bambina, non possono rimanere impuniti, liberi. Non chiediamo giustizialismo ma vogliamo la vera verità. Rimaniamo rispettosi in attesa della decisione da parte del Gip".

In attesa della decisione del gip, il caso di Denise Pipitone intanto potrebbe essere al centro degli accertamenti di una Commissione d’inchiesta parlamentare. È stata fissata per il prossimo 2 Dicembre infati la prima seduta di discussione per l'iter legislativo che porterà alla costituzione di una Commissione come richiesto dai deputati Alessia Morani e Carmelo Miceli. "Credo che Piera si aspetti vicinanza e solidarietà a una mamma che da 17 anni non sa che fine abbia fatto sua figlia: questa Commissione potrebbe fare chiarezza sui tanti elementi di prova che non hanno ricevuto la giusta considerazione in questi anni, potrebbe far luce su ombre e incongruenze" ha spiegato Morani a Fanpage.it

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