Delitto Garlasco, Riesame annulla di nuovo sequestro dei dispositivi a Venditti: “Restituitemi cellulari e pc”

Il Tribunale del Riesame di Brescia ha annullato, su ricorso dell'avvocato Domenico Aiello, anche il secondo decreto di sequestro dei dispositivi elettronici per l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari nel filone della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, avvenuto nell'agosto del 2007.
Un primo annullamento risaliva al 17 ottobre. I giudici, dopo le perquisizioni e i sequestri del 26 settembre, avevano giudicato il provvedimento "troppo generico". Non veniva infatti fornita una parola chiave per cercare all'interno di telefoni e computer prove sul cosiddetto "sistema Pavia" e sui presunti soldi accettati dalla famiglia Sempio per archiviare la posizione di Andrea, amico della famiglia Poggi oggi indagato per concorso in omicidio.
I giudici del Riesame hanno annullato il decreto di sequestro probatorio emesso dalla Procura bresciana il 24 ottobre dopo l'annullamento del precedente nell'inchiesta per corruzione in atti giudiziari che vede indagato anche Giuseppe Sempio, padre di Andrea.

La decisione di annullare il decreto riguarda anche i due ex carabinieri pavesi Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Per loro come per Venditti, è stata ordinata la restituzione dei beni sequestrati unitamente ai dati eventualmente estrapolati.
Nonostante l'annullamento del sequestro, i dispositivi dell'ex magistrato restano per ora nelle mani di pm e investigatori perché la Procura aveva deciso di effettuare un accertamento irripetibile per le copie forensi del loro contenuto. La difesa aveva chiesto al gip di procedere in incidente probatorio con la nomina di un perito terzo, ma ha ora rinunciato alla richiesta avanzata 10 giorni fa nell'ottica della restituzione di quanto sequestrato.
Secondo il legale Aiello, oltre all'assenza di gravi indizi di colpevolezza per procedere con le perquisizioni, la Procura non aveva chiarito nello specifico il perché del sequestro dei dispositivi elettronici, volendo invece portare avanti una ricerca a tappeto estesa su 11 anni (dal 2014, quando Venditti divenne procuratore aggiunto a Pavia, fino a quest'anno).
Tra la difesa dell'ex magistrato e pm c'era stato uno scontro molto acceso in cui l'avvocato Aiello aveva lamentato che la Procura bresciana non si era presentata in aula. I pm avevano invece parlato di "attacchi sopra le righe", invitando l'avvocato a mantenere "rispetto e riservatezza".
L'ex magistrato ha ora diritto alla restituzione di 3 telefoni, 2 pc, 2 Ipad, 2 hard disk e 2 chiavette Usb. La difesa di Venditti sta infatti per depositare un'istanza per il dissequestro dei dispositivi elettronici e l'immediata restituzione al magistrato in pensione.
Contro la decisione del Riesame, la Procura di Brescia farà ricorso per Cassazione.