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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Delitto di Garlasco, perché si parla di un nuovo Dna sul pollice di Chiara Poggi e che cos’è il campione MDX1

È circolata nelle scorse ore una nuova indiscrezione relativa alle indagini sul delitto di Garlasco: l’esistenza di un nuovo Dna rilevato sul pollice della mano destra di Chiara Poggi, raccolto nel campione contrassegnato dalla sigla MDX1. Fanpage.it ne ha parlato con il genetista Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi che da quasi 18 anni lavora al caso.
A cura di Eleonora Panseri
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Un nuovo Dna sul pollice di Chiara Poggi. È questa l'indiscrezione circolata nelle scorse ore relativa alle indagini riaperte qualche tempo fa sull'omicidio della 26enne, trovata morta nella sua casa di Garlasco il 13 agosto 2007.

Secondo quanto riportato da fonti stampa, sarebbe un profilo genetico rilevato sulla mano destra della vittima (il campione contrassegnato dalla sigla MDX1).

La stessa mano dove sarebbero state rinvenute tracce di Andrea Sempio, indagato oggi con l'accusa di omicidio in concorso (l'ex fidanzato di Poggi, Alberto Stasi, è stato condannato in via definitiva per il delitto nel 2015, ndr).

Delitto Chiara Poggi, nuove tracce di Dna: cosa dice l’esperto

Fanpage.it ha contattato telefonicamente il genetista Marzio Capra, ex vicecomandante del Ris di Parma e consulente della famiglia Poggi che da quasi 18 anni lavora al caso, per avere chiarimenti in merito.

"MDX1 era il campione della mano destra, chi parla del ‘pollice' forse non conosce bene le carte perché, in questo caso, la sigla non significa ‘pollice'. Di solito, è così, ma non nel caso specifico visto che i campioni non erano stati raccolti e conservati in provette separate. Già questa è un'inesattezza", ci spiega l'esperto.

"Il riferimento al pollice della mano destra è un fatto che gli stessi consulenti del pm avevano sfatato. Ballardini (Marco, il medico legale che nel 2007 eseguì l'autopsia sul corpo di Chiara Poggi, ndr), quando prelevò i campioni, mise tutti quelli della mano destra in un'unica provetta, così come quelli della mano sinistra", aggiunge.

Capra ricorda anche che cosa era emerso dagli accertamenti precedenti: "Le analisi erano state espletate a suo tempo e avevano dato risultati ‘non attendibili'. Oggi non è ancora cambiato nulla, vediamo cosa dirà il perito".

Infatti, è attesa la discussione degli esiti del secondo incidente probatorio. Il dattiloscopista Domenico Marchigiani, nominato dalla gip del tribunale di Pavia, Daniela Garlaschelli, è stato incaricato di cercare impronte sulla spazzatura trovata nella casa dove è stata uccisa Chiara Poggi.

"Non ci sono delle novità, quindi, le analisi avevano dato come esito la ‘non attendibilità' di questi risultati. È stata fatta la richiesta di incidente probatorio, non è ancora stato discusso nulla, per cui non so da dove arrivino queste nuove certezze. Non è cambiato ancora nulla", commenta ancora il genetista.

E conclude: "Se poi il perito cambierà le carte e ci dirà che sono attendibili, dovrà spiegare anche il motivo".

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