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Come sono nate le registrazioni di Fede sui rapporti tra Berlusconi e la mafia

L’amicizia con Fabrizio Ferri, poi degenerata, dietro le registrazioni in cui Fede parla di Berlusconi e dei rapporti con la mafia .
A cura di A. P.
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Hanno fatto molto scalpore le registrazione di un Emilio Fede a ruota libera sui rapporti tra Berlusconi e la mafia diffuse ieri dai media. In realtà i colloqui dell'ex direttore del Tg4 con l'autore delle registrazioni, il suo ex amico Fabrizio Ferri, risalgono al periodo tra il 2012 e la primavera del 2013. Come racconta Il Fatto Quotidino, infatti, Ferri dopo alcuni anni di amicizia con Fede non si fidava più di lui e aveva iniziato a registrare le conversazioni che periodicamente i due avevano durante alcuni incontri. L'amicizia tra il giornalista e l'istruttore di palestra era nata nel 2011 negli ambienti del mondo dello spettacolo attraverso un contatto comune con Lele Mora. All'epoca, secondo Il Fatto, Ferri viene assunto da Fede negli studi di Mediaset Fede come personal trainer. Col tempo il rapporto si trasforma in amicizia e i due anziano ad incontrarsi anche oltre l'orario lavorativo scambiandosi pareri e confessioni. Fede promette anche lavori a Ferri che però non si concluderanno mai tanto da raffreddare i rapporti.

La denuncia di Ferri

Col passare del tempo e gli scandali, come il caso Bunga Bunga, Fede inizia anche a parlare male dei suoi colleghi, è arrabbiato con Berlusconi tanto da impensierire Ferri. Quest'ultimo così, forse per tutelarsi, decide di registrare le conversazioni con il telefonino. I rapporti tra i due si logorano e Ferri denuncia il giornalista per minacce dopo che sul suo telefonino arrivano sms intimidatori. Ferri così racconta tutto ai carabinieri e il giorno dopo torna in caserma e consegna le tracce audio delle conversazioni nelle quali Fede faceva riferimento alla storia di Berlusconi e dei suoi rapporti con Dell'Utri e la mafia. Quei nastri sono finiti così nell'inchiesta dei Pm di Palermo e agli atti del processo sulla trattativa Stato-Mafia.

Fede: "Ferri è un truffatore"

"Si mette insieme una vicenda, un'indagine importante con un mascalzone patentato. Io rispondo in pieno delle parole rese ai Pm, ma non intendo rispondere di quello che mi mette in bocca questo farabutto" accusa dal suo canto Fede che si dice "perplesso e allucinato" per la pubblicazione di conversazioni private che non hanno alcuna rilevanza processuale o penale. "Ferri è un delinquente" ha attaccato ancora Emilio Fede in un colloquio con Il Fatto, concludendo: "Qualcuno ci sarà cascato, magari Il Fatto. I magistrati dovrebbero arrestarlo! State difendendo un truffatore!".

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