Come funzionano le truffe del pacco e del finto incidente con arresto: gli ultimi casi in Sicilia

Due truffe diverse, ma con lo stesso obiettivo: approfittarsi delle persone anziane. Due pensionati sono stati ingannati da alcuni criminali nella provincia di Messina.
A Savoca due malviventi hanno inscenato una farsa ben organizzata, che gli ha consentito di racimolare migliaia di euro. Secondo le indagini portate avanti dai carabinieri, l'anziana avrebbe ricevuto una telefonata da un finto familiare, che, riuscendo a camuffare la voce, le ha comunicato l'arrivo di un pacco urgente a casa, riscattabile solo dopo il pagamento di una somma pari a 1800 euro.
Subito dopo, dei corrieri fasulli avrebbero bussato alla porta della vittima, chiedendole il pagamento del corrispettivo precedentemente pattuito. Nonostante la pensionata, ancora in chiamata, abbia consegnato la cifra richiesta, gli impostori le avrebbero domandato ulteriori oggetti di valore e utensili in oro. Dopo aver compiuto la truffa, i criminali sarebbero scappati e avrebbero continuato la telefonata. Lo scopo era quello di non permettere alla signora di verificare se la consegna del pacco fosse effettivamente preventivata.
L'anziana, raccontando l'accaduto ai familiari, si sarebbe infine accorta del raggiro e avrebbe denunciato il tutto ai Carabinieri della Stazione di Sant'Alessio Siculo, cui spetta il compito di identificare e arrestare i truffatori.
Ugualmente grave è quanto successo a Itala, dove un pensionato è stato vittima di una truffa orchestrata da un 20enne e un 16enne, entrambi catanesi. La tattica utilizzata dai giovani criminali è stata quel del finto incidente con arresto del figlio: un classico degli imbrogli. A rendere la farsa credibile è stato il meticoloso studio delle abitudini dell'anziano, a cui i due avevano chiesto il pagamento di 8mila euro, somma che i truffatori avrebbero detto di dover consegnare ad un avvocato a difesa del figlio.
Terrorizzato dalla notizia ricevuta, la vittima avrebbe deciso di consegnare il denaro, che il minorenne avrebbe successivamente incassato. A rovinare i piani dei due malviventi sono stati i Carabinieri della Stazione di Scaletta Zanclea, che hanno prima arrestato il 16enne per poi rintracciare e catturare il complice.
Il 20enne è stato denunciato per truffa aggravata, mentre il minore è stato affidato ai servizi sociali. Inoltre, i militari, coordinati dal comandante Gianluca Bonelli, sono riusciti a restituire i soldi all'anziano.