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Clochard ai domiciliari evade dalla panchina: arrestato

Per il presidente degli Avvocati di Strada Antonio Mumolo si tratta di un’occasione perfetta per collaudare il bracciale elettronico ai detenuti per i quali non è necessaria la reclusione in carcere.
A cura di D. F.
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Si può subire una condanna per essere evasi da una panchina? A Borgosatollo, in Provincia di Brescia, evidentemente sì. E' quello che è successo nel 2009 a Ilario Bonazzoli, 43 anni, senza fissa dimora che per scontare una condanna ai domiciliari aveva comunicato di vivere sulla panchina di un parco pubblico. Quando gli agenti di polizia andarono a trovarlo però non lo trovarono lì e lo accusarono di evasione: seguì una condanna a 10 mesi di reclusione perché secondo il giudice l'imputato sarebbe stato colpevole di "non essersi fatto trovare a casa nonostante fosse agli arresti domiciliari". Il 12 gennaio scorso la sentenza d'appello ha tuttavia ribaltato il primo grado sancendo che Bonazzoli dovrà lasciare il penitenziario di Ivrea dove è attualmente detenuto. Ma la questione del domicilio – come sottolinea l'agenzia Dire – si riproporrà nuovamente.

La palla è passata in mano ai servizi sociali di Borgosatollo. Il sindaco Francesco Zanardini ha spiegato: "Oggi come oggi, non saprei nemmeno dove alloggiarlo, non abbiamo strutture da offrirgli. L'unico aiuto che gli possiamo dare è trovare una residenza fittizia". Il presidente degli Avvocati di Strada Antonio Mumolo ha commentato: "Non ho visto le carte e il mio giudizio non può essere molto approfondito, ma di primo impatto non la giudico negativa di per sé". Secondo il legale, infatti, potrebbe essere l'occasione per utilizzare il braccialetto elettronico in maniera sperimentale. Secondo l'ultima ricerca FioPSD – Istat il 13 per cento dei 50-60 mila senza dimora d'Italia ha avuto esperienze con il carcere. Non per tutti la cella era necessaria, quindi per molti di loro il ricorso al braccialetto permetterebbe di praticare pene alternative e contribuirebbe a svuotare le carceri, notoriamente sovraffollate.

"L'introduzione del braccialetto unito all'obbligo di firma ogni giorno potrebbe contribuire ad evitare la sperequazione di trattamento tra chi ha una casa e chi no – è la conclusione di Mumolo – Permetterebbe di seguire i senza dimora senza obbligarli a stare in carcere. L'evasione ci sarebbe solo nel caso in cui qualcuno si strappasse il braccialetto".

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