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Catturato dopo 6 mesi di latitanza Tommaso Morra, il boss dell’assalto al caveau Mondialpol

Arrestato a Cerignola Tommaso Morra, latitante da febbraio. Condannato a 12 anni per il tentato assalto al caveau Mondialpol del 2022. Capo delle “batterie cerignolane”, guidava 30 complici armati di kalashnikov e altre armi da guerra. Blitz sventato dalla Polizia.
A cura di Davide Falcioni
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Si è conclusa questa mattina la latitanza di Tommaso Morra, arrestato dalla Polizia di Stato con il supporto della Guardia di Finanza nel comune pugliese di Cerignola. Il 17 agosto segna dunque la fine della fuga per l'uomo condannato in via definitiva a 12 anni e 6 mesi di reclusione, di cui deve ancora scontare 9 anni, 6 mesi e 25 giorni per il tentato assalto al caveau Mondialpol di Calcinato (Brescia) del 2022.

Le indagini che hanno portato all'arresto sono state coordinate dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello di Brescia, con la collaborazione operativa della Procura della Repubblica di Bari – Direzione Distrettuale Antimafia. Il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e le Squadre Mobili di Brescia e Foggia, supportate dallo Scico e dal Nucleo Pef di Bari – Gico, hanno condotto le operazioni che hanno permesso di localizzare quello che viene definito "il pericoloso latitante" nel territorio cerignolano.

Morra si era reso irreperibile dal febbraio 2025, sottraendosi volontariamente all'esecuzione della condanna definitiva pronunciata nei suoi confronti.

Il colpo al caveau e l'arsenale militare

Il tentato assalto che ha portato alla condanna di Morra risale al marzo 2022, quando insieme ad altri 30 complici aveva organizzato l'operazione contro il caveau Mondialpol di Calcinato. L'uomo, secondo le indagini condotte all'epoca da Polizia e Carabinieri, rappresentava un elemento di spicco del commando, dotato di un impressionante arsenale composto da kalashnikov, mitragliette Uzi, pistole, fucili a pompa e munizionamento da guerra.

La banda aveva preparato meticolosamente l'azione, disponendo di numerosi veicoli destinati all'assalto. Tuttavia, l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine, incluso il reparto speciale dei Nocs, aveva bloccato il commando all'interno di un capannone situato nelle vicinanze della sede dell'istituto di vigilanza, impedendo l'esecuzione del piano criminale.

Il profilo criminale di Morra

Morra è stato identificato dalle autorità come un elemento di vertice delle cosiddette batterie cerignolane, gruppi specializzati negli assalti ai furgoni portavalori. La sua cattura rappresenta un successo nella lotta contro la criminalità organizzata pugliese e i fenomeni di banditismo che colpiscono gli istituti di vigilanza e trasporto valori.

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