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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Caso Scazzi: Ivano Russo ascoltato dalla Procura di Taranto

Torna a far parlare di sé l’omicidio di Sarah Scazzi. Dopo i pesanti risvolti dei giorni scorsi, oggi la Procura di Taranto ha ascoltato Ivano Russo, il ragazzo “conteso” tra le due cugine.
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Le nuove  disposizioni della Procura di Taranto sul caso Scazzi cambiano radicalmente il quadro delle responsabilità del delitto. Per tale ragione gli inquirenti in queste ore hanno interrogato Ivano Russo,"amico" di Sabrina . Negli ultimi giorni, la madre di Sabrina, Cosima Serrano, è stata arrestata mentre colui che frettolosamente si è guadagnato l'epiteto di "mostro", Michele Misseri, è stato scarcerato. L'uomo che ha fornito 7 versioni alla Procura di Taranto è stato rimesso in libertà dopo oltre 7 mesi e, una volta fuori dal carcere, non ha fatto altro che confermare la sua colpevolezza, in una lunga intervista con i giornalisti di Matrix.

Ma per la Procura Misseri mente e la prova è in 10 punti dell'ordinanza di custodia cautelare per Cosima. Qui sarebbero contenute le motivazioni secondo cui "zio Michele" è inattendibile. Secondo gli inquirenti, infatti, il delitto sarebbe stato compiuto da Sabrina, con il concorso, non si sa ancora se materiale o morale, della madre Cosima. A Michele Misseri sarebbe spettato "soltanto" il compito di far sparire il corpo della nipote: un ruolo, dunque, di secondo piano nella tragedia di Avetrana.

Il movente del folle gesto sarebbe stata la gelosia che Sabrina nutriva nei confronti di Ivano, dalla quale era ossessionata, tanto da chiamarlo "Dio Ivano". Ivano Russo, infatti, pare avesse avuto una simpatia nei confronti della piccola Sarah, simpatia che ricambiava, tanto da scriverlo anche sul suo diario.A tal proposito i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale di Taranto hanno deciso di ascoltare il giovane in quanto persona informata sui fatti: il colloquio, durato due ore, era teso a chiarire alcuni passaggi degli sms intercorsi tra Ivano e Sabrina e alcune dichiarazioni rilasciate nei precedenti interrogatori.  Nulla però è dato sapere sul contenuto dell' interrogatorio, per il quale i magistrati hanno imposto il segreto; ciò che è certo è che, come ha confermato il legale del giovane Enzo Tarantino, il suo nome non è stato iscritto nel registro degli indagati.

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