Caserta: medici assistevano 6mila pazienti morti o trasferiti

Centinaia di medici di base che formalmente assistevano migliaia di persone che però non erano più residenti sul territorio perché emigrati o trasferiti in altre zone del Paese o addirittura erano deceduti. E' il nuovo scandalo che ha colpito l'Asl di Caserta dove i militari della Guardia di finanza hanno scoperto un'enorme truffa ai danni delle casse pubbliche. Secondo gli agenti del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta i danni all'Erario per questa truffa ammontano a circa 1,5 milioni di euro. Secondo gli inquirenti infatti i medici di base dell'Azienda sanitaria campana che intascavano emolumenti non dovuti per assistenze che non potevano essere svolte in quanto i pazienti non esistevano sono circa 400. Le indagini delle Fiamme Gialle hanno accertato 5.988 casi di persone non esistenti per le quali i medici continuavano ad intascare gli emolumenti di cui 2.010 emigrate all'estero e 2.763 trasferitesi fuori provincia, mentre erano 1.215 le persone decedute. Durante l'indagine, cominciata alla fine dello scorso anno, i militari della Guardia di Finanza hanno analizzato e incrociato migliaia di dati acquisiti nei 104 comuni della provincia di Caserta con quelli contenuti nell'anagrafe tributaria e nel database in uso al servizio di gestione e al sistema informativo dell'Asl campana.