Colpita e uccisa in strada mentre faceva jogging nel Cosentino, confessa il cognato

UDPATE:Arrestato il colpevole dell'omicidio della dottoressa Anna Giordanelli, uccisa ieri sera a Cetraro, in provincia di Cosenza. Si tratta del cognato della donna che era stato già fermato in mattinata dai carabinieri e che sotto interrogatorio avrebbe ammesso il delitto. Il movente dell'omicidio sarebbe da ricercare in motivi familiari. L'uomo, di professione infermiere, infatti avrebbe riferito agli inquirenti di ritenere la dottoressa responsabile della fine del suo matrimonio con la sorella di lei. L'uomo avrebbe avvicinato la donna in strada colpendola violentemente al capo con un piede di porco.
Aggredita con violenti colpi alla testa e uccisa mentre faceva jogging in strada. Così è stata assassinata nella serata di mercoledì Anna Giordanelli, una 53enne medico di base del piccolo comune di Cetraro, in provincia di Cosenza, dove era conosciuta da tutti. L'episodio ha lasciato sgomenta la comunità del comune dell’Alto Tirreno Cosentino dove la dottoressa era benvoluta, anche perché l'aggressione rimane avvolta nel mistero. Escluso l'ipotesi dell'incidente, secondo i primi accertamenti sul posto, infatti, sembra che la donna, separata e madre di due figli, non sia stata uccisa per rapina visto che non le è stato sottratto nulla, neanche il telefonino che aveva addosso.
I primi esami esterni eseguiti dal medico legale sul posto hanno evidenziato un profonda ferita alla testa e il cranio fracassato come se fosse stato colpito da un pesante corpo contundente, mentre non si rilevano altre ferite o fratture. La Procura di Paola, a cui è affidato il coordinamento delle indagini, ha già disposto l'autopsia sul cadavere della donna per accertare le modalità di quanto accaduto. “Tutte le ipotesi sono al vaglio e, al momento, non mi sento di escluderne nessuna” ha chiarito il procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, aggiungendo che sull’asfalto, nel punto dove è avvenuta l'aggressione, sarebbero state trovate tracce di pneumatici che potrebbero appartenere all’automobile dell’assassino.
Intanto i carabinieri hanno sentito i familiari per cercare di ricostruire gli ultimi momenti della vittima e accertare eventuali inimicizie. “Dobbiamo valutare tutti gli elementi possibili prima di poter formulare ipotesi complete sulla natura di questo omicidio, che al momento appare indecifrabile. Prima di poter dire qualcosa di concreto, dunque, dobbiamo aspettare l’informativa dei carabinieri e l’esito dell’autopsia" ha tenuto a sottolineare il Procuratore.