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Cadavere in Val di Fiemme, il diario sul digiuno e le pagine in bianco: “Tracce sulla sua morte”

L’uomo trovato morto nei boschi della Val di Fiemme avrebbe aggiornato tutti i giorni un diario sul digiuno che aveva intrapreso. Sulla stessa pagina sono riportate anche le disposizioni per le esequie. Secondo gli investigatori, il fine del bloc-notes è quello di fornire tracce per ricostruire la dinamica del suo decesso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Partiva all'improvviso e non si faceva sentire per mesi. L'ultima volta che i genitori lo hanno visto, Andrea Girardi ha annunciato di voler andare in Svizzera. Poi nessuno ha avuto più sue notizie. Sarebbe il suo il cadavere ritrovato il 2 maggio scorso in Val di Fiemme (Trento). L'uomo sarebbe stato riconosciuto grazie ai suoi tatuaggi. Notizie certe arriveranno solo nei prossimi giorni, quando sarà confermato l'esito delle analisi del Dna. Prima di sparire per l'ultima volta, il 44enne aveva iniziato un digiuno. Girardi ha tenuto per alcuni mesi un diario sul suo regime alimentare e lo ha aggiornato tutti i giorni fino al mese di ottobre. In fondo alla pagina, secondo quanto riferiscono fonti informate a Fanpage.it, le volontà post mortem: "Crematemi".

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Il 44enne ha aggiornato costantemente solo la prima pagina del suo bloc-notes fino ad ottobre. Le altre pagine del taccuino sono rimaste in bianco. Non è ancora chiaro perché l'uomo abbia interrotto i suoi report quotidiani. L'ultima x tracciata su carta potrebbe essere un'indicazione per stabilire la data del decesso. Il vero fine del taccuino era quello, secondo gli investigatori, di dare disposizioni per le esequie e di fornire una traccia per ricostruire le dinamiche della sua morte.

Foto da Chi l'ha visto
Foto da Chi l'ha visto

Sembra infatti che l'uomo fosse sicuro che prima o poi il suo cadavere sarebbe stato ritrovato, eppure i genitori non hanno mai sporto denuncia per la sua scomparsa. Abituati a non ricevere telefonate per molto tempo, si aspettavano che il 44enne desse sue notizie da un momento all'altro come aveva sempre fatto.

Foto da Chi l'ha visto
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Non è chiaro se l'uomo abbia o meno programmato la sua morte. L'indicazione sul bloc-notes e il calendario sapientemente aggiornato portano nella direzione del suicidio, ma le cause del decesso possono essere accertate solo con l'esame autoptico, del quale ancora non sono stati resi noti i risultati. Secondo le forze dell'ordine, la vittima era una persona riservata con una particolarissima visione della vita. Non voleva legami ed era sempre in cerca di nuove avventure, ma non aveva mai manifestato l'intenzione di suicidarsi.

Foto da Chi l'ha visto
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Se sarà confermato l'esito delle analisi del Dna effettuate dal Ris di Parma, saranno le forze dell'ordine a scandagliare la vita del 44enne per capire cosa sia successo dopo la sua partenza. L'uomo ha raccontato ai familiari di voler andare in Svizzera e di aver trovato lì un nuovo lavoro, ma ha lasciato a casa il passaporto. Tutti gli indizi suggeriscono che il 44enne si sia recato volontariamente nei boschi della Val di Fiemme e che qui abbia trascorso gli ultimi mesi della sua vita seguendo un rigido regime alimentare. Le motivazioni alla base, però, restano ancora sconosciute.

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