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Burioni spiega quali sono le caratteristiche della variante Omicron e perché bisogna stare attenti

La lezione del virologo Burioni sulla variante Omicron a Che tempo che fa: “Ancora pochi i dati a disposizione su maggiore trasmissibilità e capacità di eludere i vaccini. Teniamo duro e aspettiamo le prossime settimane per capirne di più”.
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A cura di Ida Artiaco
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Di variante Omicron del virus Sars-CoV-2 ha parlato Roberto Burioni: il virologo del San Raffaele di Milano ha fatto il punto della situazione sul nuovo ceppo del Covid, scoperto in Sudafrica qualche settimana fa, nel corso della sua consueta lezione andata in onda ieri sera su Rai 3 nel corso della trasmissione Che tempo che fa. L'esperto ha spiegato che la variante Omicron "sta destando preoccupazione per due motivi. Il primo è perché si teme che sia maggiormente trasmissibile e il secondo è perché si teme sia in grado di sfuggire all'immunità che viene indotta dalla vaccinazione. La maggiore trasmissibilità è sospettata per quello che è successo in una provincia del Sudafrica dove molto velocemente ha soppiantato le altre. È un qualcosa che succede quando compare una variante molto più contagiosa. È già successo con la variante Alpha nei confronti del virus originale, è successo con la variante Delta nei confronti della Alpha e potrebbe essere successo con la Omicron in un lasso di tempo molto veloce nei confronti della Delta".

Variante Omicron più trasmissibile?

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Per Burioni "questa variante non è apparsa 15 giorni fa. Se si vanno ad analizzare le mutazioni che sono presenti sul suo genoma io ritengo sia molto improbabile che questa variante sia apparsa da meno di tre mesi, non ce ne siamo accorti ma c'era già. Inoltre, queste osservazioni si basano su numero ridotto di casi: oggi ne sono 99 e questa presa di spazio della variante Omicron è avvenuta solo in una regione del Nord del Sudafrica. Quando i numeri sono così piccoli e la zona così limitata bisogna stare attenti a tirare le somme. Non è detto che sia dovuto ad un virus più trasmissibile. Per esempio all'inizio dell'anno una cosa simile successa a San Diego con un ceppo virale che è stato isolato in gran numero non perché era più trasmissibile come si è temuto ma perché è stato protagonista di alcuni episodi di super diffusione. Dunque, per quanto riguarda la trasmissibilità quello che possiamo dire oggi è che c'è la possibilità che questa nuova variante sia più contagiosa ma non possiamo assolutamente dirlo con certezza".

I dubbi sull'efficacia dei vaccini

L'esperto è poi passato ad analizzare "la capacità di sfuggire alla risposta immunitaria e alle difese suscitate dai vaccini" Per Burioni ciò "è dovuto al fatto che sul genoma di questa variante ci sono numerose mutazioni, alcune delle quali sono state associate in altre varianti alla capacità di eludere in qualche modo la risposta immunitaria della persona vaccinata. Qui dobbiamo evidenziare una cosa importante. Questi sono ragionamenti fatti sulla carta, non c'è nessun dato sperimentale ottenuto in laboratorio o osservazione fatta dai pazienti che ci dice che questa variante può sfuggire alle vaccinazioni. Quello che possiamo dire adesso è che se questa variante pendesse piede ci sarebbe probabilmente una minore efficacia di alcuni anticorpi monoclonali che vengono usati per curare la malattia mentre altri rimarrebbero efficaci. Un'altra cosa che si può ipotizzare è che se la variante prendesse piede ci potrebbe essere una minore efficacia del vaccino nei confronti dell'infezione. Ma attenzione, perché ormai noi sappiamo che questo vaccino induce immunità estremamente robusta ed efficace contro le forme gravi della malattia. Per cui mi sento di ripetere ciò che hanno detto i ricercatori sudafricani che hanno per primi descritto questa variante, e cioè che è probabile che il vaccino fornisca una protezione efficace contro la malattia grave".

"Contro la nuova variante continuare a vaccinarsi"

"Capisco che siete stanchi, che vorreste avere delle risposte certe ma in questo momento bisogna essere pazienti. Non abbiamo dati confermati, dobbiamo aspettare le prossime settimane per saperne di più – ha concluso Burioni al termine della lezione -. In Italia c'è un sistema efficace di sequenziamento diretto dall'Iss che ha subito identificato questa variante. Teniamo duro, il nemico sfrutta la nostra stanchezza. In questa guerra abbiamo un'arma molto efficace: stiamo attenti e vaccianiamoci".

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