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Brindisi: detenuto in permesso premio per Natale ucciso dal cognato dopo pranzo natalizio

La tragedia a Ceglie Messapica. La vittima, raggiunta dai colpi alle gambe, è morta a causa di un proiettile che gli ha reciso l’arteria femorale.
A cura di Antonio Palma
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Tragedia familiare il giorno di Natale a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. Un 30enne detenuto che era in permesso premio proprio per Natale infatti è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dal cognato a seguito di una violenta lite scoppiata tra i due dopo il pranzo di Natale. La vittima, che aveva precedenti penali per spaccio di droga, è stata raggiunta da alcuni proiettili di pistola a una gamba ed è morto a causa di una emorragia dopo il suo arrivo all'ospedale Perrino di Brindisi dove era stato trasportato. Un proiettile infatti gli ha reciso l’arteria femorale. A sparare con una pistola semiautomatica regolarmente detenuta è stato il marito della sorella, un 45enne che si è costituto ai carabinieri poco dopo i fatti e per questo arrestato con l'accusa di omicidio.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti, alla base della lite che poi è degenerata nell'omicidio ci sarebbero vecchie ruggini famigliari. Il 45enne si trovava a casa con moglie e figli per il pranzo quando alla porta ha bussato il 30enne. Tra i due, i cui rapporti sarebbero deteriorati da anni con tanto di minacce, sarebbe scoppiata una violenta lite. Dalle parole si è passati agli insulti e poi all'aggressione fisica, fino a quando il 45enne si è divincolato ed è riuscito ad afferrare la pistola sparando alle gambe il rivale. A chiamare i soccorsi è stata la moglie del 45enne e sorella del 30enne, ma per la vittima non c'è stato nulla da fare.

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