Berlusconi, pronto il nuovo “contratto con gli italiani”. Come nel 2001

Si fa sempre più aggressiva la campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Il leader del centrodestra, dopo aver rosicchiato preziosi punti nei sondaggi ed essersi riavvicinato alla coalizione PD-SEL, tenterà nei prossimi giorni l'ulteriore scalata. Dopo il "contratto con gli italiani, firmato sotto gli occhi compiaciuti di Bruno Vespa l'8 maggio del 2001, il Cavaliere si prepara a fare il bis. Ieri infatti ha annunciato: "Nel contratto che il Pdl sottoporrà agli italiani – prosegue Berlusconi – è prevista una manovra di 80 miliardi in 5 anni fatta tutta di tagli, e con carte dei risparmi l'introduzione del quoziente familiare".
L'ex presidente del consiglio ha spiegato che il contratto sarà elaborato e presentato "nei prossimi giorni". Berlusconi spiega che bisogna partire dal taglio della spesa pubblica: "Pensiamo di poter arrivare al 10 per cento nel giro di 5 anni", il che significa 80 miliardi, visto che l'ammontare della spesa dello Stato è di circa 800 miliardi. Si tratta di "16 miliardi l'anno", ha sottolineato l'ex premier, che verrebbero così utilizzati: "otto miliardi per la riduzione del debito, quattro miliardi per le imprese andando progressivamente all'eliminazione di quella tassa, cioé l'Irap, che è la più odiosa per le imprese, perché la pagano anche quelle che non fanno utili, perché va sul costo del lavoro e dei prestiti finanziari. Infine quattro miliardi per dare l'avvio al quoziente famigliare".
Il cavaliere, dunque, prepara il rush finale a suon di promesse roboanti. E chissà che non continui a guadagnare sui suoi rivali, ora che il centrosinistra appare in difficoltà con l'affaire Monte dei Paschi di Siena