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Guerra in Ucraina

Bari, petizione per rimuovere la targa firmata da Putin dalla statua di San Nicola

Una petizione chiede la rimozione della targa firmata da Vladimir Putin dalla statua di san Nicola, patrono della città di Bari e santo venerato anche in Russia.
A cura di Davide Falcioni
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Era il 2007 quando Vladimir Putin, già all'epoca presidente russo, donò alla città di Bari una statua di San Nicola, personaggio venerato come santo sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa; quindici anni fa il leader del Cremlino godeva in Italia di amicizie influenti e, nonostante fosse già accusato dell'omicidio della giornalista Anna Politkovskaja e di molti altri crimini, i leader occidentali – e in particolare Silvio Berlusconi – avevano con lui un rapporto di stretta collaborazione e profonda amicizia. Oggi che però Putin ha invaso l'Ucraina ed è accusato di crimini di guerra molti baresi hanno chiesto la rimozione della targa firmata dal numero uno del Cremlino apposta sulla statua di san Nicola come segno di solidarietà nei confronti del popolo invaso.

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Una petizione pubblicata su Change.org nei giorni scorsi e promossa da Antonio Caso chiede di rimuovere la targa firmata dal presidente della Federazione russa ma non manca chi vorrebbe addirittura lo spostamento della statua. Nella dedica Putin, che fu a Bari nel 2007 per un vertice intergovernativo con l’ex Presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, scrive queste parole rivolgendosi ai cittadini baresi: "Possa questo dono essere testimonianza non soltanto della venerazione del grande Santo da parte dei Russi ma anche della costante aspirazione dei popoli dei nostri paesi al consolidamento dell'amicizia e della cooperazione".

Recita la petizione:

In Puglia, nei pressi della Cattedrale di San Nicola, a Bari, nella piazza antistante, è presente una targa dedicata dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alla cittadinanza di Bari in nome della fratellanza ed amicizia tra i due popoli.

La Puglia intera è, da sempre, legata alla Federazione Russa ed alla cultura russa per legami ed affinità storiche, culturali ed economiche.

Ciò nonostante, da pugliese, avere una dedica di Vladimir Putin dopo quanto accaduto in Ucraina davanti ad uno dei monumenti religiosi più importanti della regione è un'onta agli occhi del mondo e di tutti i turisti che visitano ogni anno la nostra regione.

Venga immediatamente eliminata la targa firmata da Vladimir Putin e venga sostituita da un messaggio di pace e amicizia con la popolazione russa che in questi giorni sta dando prova di grandissimo coraggio manifestando in numerosissime città contro l'invasione di Putin, con la popolazione ucraina che sta facendo scudo con i suoi corpi e il suo coraggio all'intera Europa, con quella georgiana e bielorussa che hanno pregato insieme, proprio a San Nicola, per la fine dell'invasione.

A loro andrà sempre il sostegno e l'amicizia del popolo pugliese

Il caso della statua è montato di giorno in giorno: Nicola Colaianni, ex membro della Corte di Cassazione e docente universitario di diritto ecclesiastico, ha chiesto dalle colonne di un quotidiano che il monumenti, che si trova davanti alla stessa Basilica pontificia, venisse spostato "in un luogo discreto, nel quale per vederlo occorra andarci appositamente", come segnale di condanna dell'aggressione all'Ucraina e in solidarietà con le vittime della popolazione civile. Non si è fatta attendere la replica di Giovanni Distante, priore e rettore della Basilica di San Nicola a Bari, che all'Adnkronos ha detto: "Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni però quella statua è un segno di un evento storico e gli eventi storici non possono essere cancellati, indipendentemente da ciò che pensa il signor Colaianni. "Speriamo – ha poi aggiunto – che si possa realizzare questo desiderio di Papa Francesco. Il desiderio del Papa è il desiderio un po' di tutti e cioè che si ponga finalmente fine a questa guerra che non risolve nessun problema da nessun punto di vista".

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